Il diritto di obiettare

di Gabriele Soliani

La leader radicale Emma Bonino ha più volte affermato che «in Italia c’è una malattia contagiosa, una epidemia rapida che si chiama obiezione di coscienza». Anche Stefano Rodotà (già militante del Partito radicale e poi indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano) sostiene che a più di trent’anni dall’approvazione della legge sull’interruzione di gravidanza la possibilità dell’obiezione di coscienza dei medici «andrebbe semplicemente abolita». Ricordiamo che l’istituto dell’obiezione di coscienza si fonda sull’art. 3 della Costituzione ed è un diritto inviolabile della persona. Tra le altre cose chi obietta fa riflettere sul gesto che lui rifiuta di compiere perché lo Stato non può imporre ad un medico, nel caso dell’aborto, di sopprimere un essere umano nel grembo materno.




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