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520mila per la maturità 2019: forza ragazzi!

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a cura della Redazione

La Scuola è finita anche quest’anno. A qualcuno è andata bene, ad altri meno. Intanto tra poco si apriranno gli esami di maturità. In bocca a lupo a tutti!

L’ultima campanella è suonata da pochi giorni ormai. Le aule sono silenziose, i banchi vuoti, nell’aria ancora la frenesia dei giovani che hanno abitato i vari istituti in giro per l’Italia durante l’anno scolastico 2018/2019. La Scuola è finita anche quest’anno. A qualcuno è andata bene, ad altri meno. Lo studio, si sa, è questione di concentrazione, impegno, buona volontà. Agli studenti di tutto il mondo ora il diritto di divertirsi, di distrarsi e perché no… anche di annoiarsi. Tuttavia non per tutti l’estate è arrivata.

È ai nastri di partenza il nuovo esame di Maturità, modificato in base alle indicazioni contenute nella legge sulla Buona Scuola. Due soli scritti, un nuovo orale con tre buste come nei quiz tv, più peso ai voti presi nel triennio. Cambiano il tema e la seconda prova, scompare il quizzone: «Sarà un esame a misura dei ragazzi», ha detto incoraggiante il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti. Ma oltre all’ansia e alla paura di rito, c’è un po’ di suspense in più per le novità che i ragazzi e i loro prof hanno appreso solo a metà dell’anno.

Il colloquio ecco la maggiore preoccupazione dei maturandi. Si sa che verterà anche sull’alternanza scuola-lavoro e su Cittadinanza e Costituzione, ma i confini della prova restano un po’ vaghi e soprattutto solo poche scuole lo hanno «provato» durante l’anno. L’esame prenderà il via ufficialmente lunedì 17 giugno, quando i membri delle commissioni si incontreranno per la riunione preliminare. Per gli studenti, appuntamento a mercoledì 19 giugno alle 8.30 con la prima prova, il tema, che è uguale per tutti, licei istituti tecnici e professionali.

In totale sono 520.263 i ragazzi e le ragazze che hanno frequentato il quinto anno e si sono iscritti alla Maturità. Tra pochi giorni si conosceranno i nomi di chi è stato ammesso, che saranno pochi di meno. Dalla redazione di Punto Famiglia in bocca a lupo ai ragazzi e buon lavoro ai commissari che sono alle prese con le nuove «griglie nazionali di valutazione», i vademecum per cercare di rendere i giudizi e i voti sulle prove il più omogenei possibile.




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