Genitori La patente di genitore e il non diritto del bambino Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 20 Febbraio 2019 Nessun commento su La patente di genitore e il non diritto del bambino di Gabriele Soliani In Italia si torna a parlare di famiglie arcobaleno e del diritto ad essere genitori mentre in Francia un reportage fa luce sul mercato della maternità surrogata. Ma dove sono i diritti dei bambini? Il 25 gennaio 2019 presso la Suprema Corte di Cassazione si è svolta la cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario, e il primo presidente della Cassazione, Giovanni Mammone, ha tenuto il tradizionale discorso di rito alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Fra i vari ambiti toccati uno ha destato qualche dubbio, quello sulle cosiddette “famiglie arcobaleno”. Il primo presidente della Cassazione ha sottolineato che, a suo dire, non vi siano preclusioni di sorta nella Costituzione per i genitori omosessuali. «L’orientamento sessuale, in sé», ha detto il magistrato, «non incide negativamente sull’idoneità dell’individuo all’assunzione della responsabilità genitoriale». Le parole hanno il loro peso, specialmente in materia giuridica. Parlare di “idoneità” genitoriale equivale forse ad “essere genitore”? Anzi “genitori”? Infatti il primo presidente di Cassazione ha usato proprio il termine al singolare cioè “genitore”. Ma il bambino ha dei “genitori”. Poi l’idoneità si dà per la patente di guida o per esercitare una professione, non per crescere un figlio. Infatti nel caso della genitorialità ci sono due diritti contemporaneamente paritetici, quello dei genitori e quello del figlio. Quello del figlio dovrebbe essere superiore perché si tratta di un individuo indifeso e non capace di intendere e volere. Ma lo stile culturale del politically correct fa questo effetto e fa prevalere quello dell’individuo adulto, al quale viene concesso ogni diritto e guai a chi glieli tocca. Senza nominarli il primo presidente di Cassazione ha voluto parlare del diritto delle persone omosessuali ad avere un bambino con l’utero in affitto, perché è solo così che due omosessuali potranno averlo. Pagando una donna con un contratto scritto e negando al figlio il diritto di avere la madre. Il figlio quindi ha diritti minori e sottoposti a quelli degli adulti, in grave violazione della sua identità. Leggi anche: Prostituirsi? Per qualcuno è un lavoro come un altro… Proprio sull’onda di questo argomento un giornalista del programma “Envoyé Special” di France 2, nella puntata andata in onda il 31 gennaio, ha realizzato un vasto reportage sul «mercato nero dell’utero in affitto» in Francia. Trovare una madre surrogata su internet in Francia è facilissimo e i prezzi sono modici: da 20 a 40 mila euro. «Bastano due clic e un incontro di mezz’ora per comprare un bambino». Partendo dalla banale ricerca su Google «trova madri surrogate» il giornalista è incappato in decine di siti e chat dove aspiranti genitori e madri surrogate si scambiano alla luce del sole domanda e offerta. Il servizio televisivo ha descritto varie situazioni con nomi, cognomi e prezzi con un tono disarmante e si è rivelato alla fine uno spot per la legalizzazione della maternità surrogata, che in Francia viene chiamata Gpa (gestazione per altri). L’ultima persona a parlare è Thierry Harvey, ginecologo, che vuole «inquadrare la pratica dal punto di vista legislativo così da controllarla ed evitare abusi». Quali abusi? Quelli dei committenti che potrebbero non pagare, quelli delle madri surrogate che potrebbero tenersi i figli o rivenderli. E gli abusi nei confronti dei bambini e dei loro diritti? Non vengono presi in considerazione né dai committenti, né dalle donne, né dal giornalista, né dai medici, né dai magistrati. Un non senso che non trova spiegazione e che lascia a bocca aperta. Forse l’unica risposta a questa grave ingiustizia viene dall’introduzione dell’aborto nelle leggi dello Stato: se lo Stato permette e paga la soppressione del figlio significa che il figlio ha diritti minori (o non ne ha affatto) e da qui discende tutto il resto che ben conosciamo. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag bambini, Utero in affitto ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Noi, portate in pellegrinaggio dai santi Martin”: quattro suore si raccontano “Volevo essere pura, ma non ci riuscivo per insicurezza. Poi accadde qualcosa…” Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati: ecco le date della loro canonizzazione Causa di canonizzazione per Carlo Casini? Per Paola Binetti sarebbe segno di speranza “Papà per scelta”: quando il sentimentalismo non lascia posto a un dibattito vero Il compleanno di vostro figlio, una tappa del viaggio della vita Chi è causa del suo mal pianga se stesso? La Vigna di Rachele non la pensa così… “Life skills”: strumento per combattere e prevenire le dipendenze nei giovani Ero ateo, sono sacerdote: mia madre pregava che trovassi la felicità “Prof, perché va a Messa, se insegna scienze?”. Io rispondo con la storia di Enrico Medi Cambia impostazioni cookie Close GDPR Cookie Settings Panoramica privacy Cookie strettamente necessari Cookie funzionali (player di Youtube e Spotify) Powered by GDPR Cookie Compliance Panoramica privacy Questo sito web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie vengono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili. Per ulteriori informazioni sui cookie utilizzati su questo sito leggi L'INFORMATIVA COOKIE Cookie strettamente necessari I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie. Abilita o Disabilita i Cookie Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie. Cookie funzionali (player di Youtube e Spotify) Questo sito Web utilizza i seguenti cookie aggiuntivi: (Elenca i cookie che stai utilizzando sul sito web qui.) Abilita o Disabilita i Cookie Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!