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Una figlia down: “Abbiamo accolto con amore la volontà del Signore”

a cura della Redazione

Si chiamano Erika e Rogelio, gli sposi venuti a testimoniare che, come dice il Santo Padre: “Il mondo non è soltanto per i forti”.

600mila i giovani riuniti nel campo Juan Pablo II per la Veglia della Gmg 2019. Al centro del discorso del Santo Padre, la Vergine Maria. Il suo fiat incondizionato. La sua disponibilità ad accogliere la vita in ogni condizione anche quando è fragile e contraddittoria.

Ed è proprio sul tema dell’accoglienza di una vita fragile che si basa la testimonianza di una coppia di sposi, Erika e Rogelio, rispettivamente madre e padre di una bimba con la Sindrome di Down diagnosticata prima della sua nascita.

Ines, così si chiama la piccola, oggi ha due anni e otto mesi. Prima del suo arrivo, sottolinea il Papa, di fronte alla notizia e alle difficoltà che si presentavano: “Avete detto come Maria avvenga per noi. Avete deciso di amarla”. Davanti alla vita fragile: “Avete creduto che il mondo non è soltanto per i forti”, dice il Papa ringraziandoli, accompagnato dagli applausi dei giovani presenti. “Dire al Signore significa avere il coraggio di abbracciare la vita come viene, con tutta la sua fragilità e piccolezza e molte volte persino con tutte le sue contraddizioni e mancanze di senso, con lo stesso amore con cui ci hanno parlato Erika e Rogelio”.

Ancora papa Francesco: “Prendere la vita come viene significa abbracciare la nostra patria, le nostre famiglie, i nostri amici così come sono, anche con le loro fragilità e piccolezze. Abbracciare la vita si manifesta anche quando diamo il benvenuto a tutto ciò che non è perfetto, a tutto quello che non è né puro o né distillato, ma non per questo è meno degno di amore. Forse che qualcuno per il fatto di essere disabile o fragile non è degno d’amore? Vi chiedo: un disabile, una persona con una disabilità, una persona fragile è degna di amore?”. La folla risponde sì, ma il Santo Padre li esorta ad urlare più forte.

Dopo le parole del Papa, Gesù eucarestia viene esposto sulle mani di una grande statua della Vergine. C’è spazio solo per il silenzio sul campo Juan Pablo II. Un silenzio impressionante e quasi irreale.




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