Diario di un viaggio

Partire per Milano mi ha riportato il cuore e la mente a quattro anni fa, quando in un giorno freddo e piovoso di gennaio io e Giovanna Pauciulo, responsabile dell’Ufficio Famiglia della Diocesi di Nocera Sarno, partivamo alla volta di Città del Messico insieme al gruppo italiano. Una bellissima esperienza che ha gettato le basi per vivere in pienezza anche questa meravigliosa avventura italiana.

Il Congresso teologico

La città capofila del Nord, si è rimboccata le maniche, i posti letto messi a disposizione fra famiglie e parrocchie sono stati 47mila. Dal 30 maggio al 2 giugno, Fieramilanocity è diventata il centro nevralgico della famiglia con la Fiera internazionale della famiglia, la Libreria della famiglia e due mostre “Genitori che generano Santi”, dedicata ai genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino, e “Il mondo in casa. Un paese, una strada. Il mondo. Baranzate, laboratorio di futuro”, ritratti fotografici di ventinove famiglie provenienti da altrettanti Paesi del mondo e tutte residenti in via Gorizia, a Baranzate. Il Congresso teologico per qualità dei relatori, varietà delle discipline rappresentate, paesi di provenienza, è stato la riflessione più ampia e organica proposta dalla Chiesa universale sui temi del lavoro e della festa, alla luce della famiglia. Sono stati, infatti, 111 i relatori, scelti dal comitato scientifico tra prelati, intellettuali, accademici ed esperti di diverse specializzazioni, di 27 diversi paesi. Tuttavia dobbiamo segnalare che tra i relatori c’erano anche laici sposati ma erano presenti come esperti e non come sposi. Far parlare una coppia sarebbe stato un bel messaggio, un segnale concreto del ruolo che la famiglia può e deve svolgere oggi nella comunità ecclesiale.

I momenti con papa Benedetto

Con l’arrivo del papa a Milano le presenze si sono decuplicate…. Durante il pomeriggio del sabato, hanno trovato spazio le testimonianze di famiglie italiane e del mondo, nell’accoglienza, nella missione, nell’ospitalità e anche nella crisi di coppia: un ragazzo Albanese in Italia da cinque anni, una coppia dell’Associazione “Famiglie per l’accoglienza”, la famiglia Fantu dall’Etiopia, la famiglia Favoti (genitori di 2 gemelle di 3 anni e 3 gemelli di poco più di un anno). C’è stata anche la testimonianza di una famiglia di missionari Identes, di una coppia di Nomadelfia che vive l’esperienza della comunità, mentre Betti e Alfonso del Rinnovamento dello Spirito hanno testimoniato la famiglia nella prova: dalla crisi alla riunificazione. Intenso ed emozionante il momento delle domande al papa che si è aperto con un omaggio di una bambina vietnamita, Cat Tien che ha detto: “Ciao, Papa! Sono Cat Tien, vengo dal Vietnam, ho sette anni, e ti voglio presentare la mia famiglia: lui è il mio papà Dang e lei è la mia mamma e si chiama Thao, e lui è il mio fratellino Bin. Mi piacerebbe tanto sapere qualcosa della tua famiglia e di quando eri piccolo come me!”. Il papa ha risposto raccontando alcuni episodi. Si sono succeduti fidanzati e famiglie ed ad ognuno il papa ha risposto con amore suscitando una seria riflessione e tanta commozione. Quanto sono necessari questi appuntamenti per risvegliare una coscienza sempre nuova che in Cristo ogni famiglia ritrova la sua identità. Ben vengano questi appuntamenti per ritrovare nuovo slancio nel servizio alla famiglia. La domenica è stata vissuta nella splendida cornice della festa della S.S. Trinità: che bel sigillo su questi giorni faticosi ma molto ricchi di gioia! L’aeroporto di Bresso brulicava di vita fin dalle 4 del mattino. Molte famiglie hanno deciso di passare lì la notte dopo la serata delle testimonianze, insieme ai bambini piccoli montando tende di fortuna. La felicità del momento era visibile negli occhi di tutti. L’omelia di Benedetto XVI è stata una carta magna per gli sposi di oggi!! C’è un grande realismo nelle sue parole: «La vostra vocazione non è facile da vivere, specialmente oggi». Ma pur con la coscienza delle difficoltà che la famiglia incontra, il Santo Padre ha aperto alla speranza, perché le famiglie custodiscono «l’amore, l’unica forza che può veramente trasformare il mondo». Benedetto XVI ha invitato le famiglie ad «evangelizzare non solo con la parola, ma per “irradiazione”, con la forza dell’amore vissuto». Del resto, è proprio nei gesti di ogni giorno che la fede si gioca: nel modo di vivere gli affetti, di impegnarsi nel lavoro, di celebrare la festa. È questo il messaggio forte del VII Incontro Mondiale delle Famiglie: la vita quotidiana è il teatro della vocazione ordinaria della famiglia cristiana: «Nella misura in cui vivrete l’amore reciproco e verso tutti – sottolinea il Papa – diventerete un Vangelo vivo, una vera Chiesa domestica». Parole da meditare, da trasformare in scelte quotidiane, parole da vivere.




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