E Adesso… Tutti per uno!

di Tyar Ciangola

“La V edizione? Un grande successo, abbiamo accolto il 50% di famiglie in più rispetto al 2011 e stiamo già lavorando per l’anno prossimo!” Nell’attesa, la primissima indiscrezione e i ricordi di un’edizione straordinaria.

“Tutti per uno!”. Con queste parole seguite dall’applauso della platea si è chiusa la V edizione del Fiuggi Family Festival, la vacanza per grandi e piccoli ambientata anche quest’anno nella suggestiva cornice del borgo medievale di Fiuggi. “Tutti per uno!” – annuncia la presidente Antonella Bevere Astrei – “sarà il tema della VI edizione”. E un boato di gioia si alza dai ragazzi dello Staff radunati sul palco in occasione della premiazione. Battono le mani e si abbracciano un attimo prima di far volare i cappellini in aria commossi per la fine di un’edizione che li ha visti in prima linea, a partire dall’organizzazione sino ad arrivare alla scelta delle attività, tutte pensate su misura per loro. Questa l’istantanea più significativa del Fiuggi Family Festival 2012, che si è chiuso il 29 luglio con un bilancio da capogiro. A confermare la sensazione positiva di tutti i presenti, i numeri dell’edizione: le presenze del 2012 sono state più del doppio del 2011. Le sale cinematografiche hanno regi- strato il sold out tutte le sere, centinaia di famiglie ogni pomeriggio hanno solcato il tappeto rosso all’entrata del Teatro comunale in attesa della proiezione serale e il centro storico di Fiuggi ha ospitato per cinque giorni una folla di bambini e giovani arrivati da tutta Italia. Anche quest’anno è stato il cinema il protagonista assoluto, accompagnato però da più di 80 attività e ospiti dal mondo dello spettacolo e della cultu- ra. Tra i più attesi dalle famiglie, Flavio Insinna, arrivato al FFF per parlare del suo libro Neanche con un morso all’o- recchio, che si è trattenuto tutto il po- meriggio con il pubblico affrontando con la sua nota semplicità e allegria temi come la perdita di un genitore e l’equilibrio della famiglia nei momenti di maggiore difficoltà. Il laboratorio videogiochi per tutta la famiglia, un vero must del FFF sin dalla prima edizione, che già dalle prime ore ha visto grandi e piccoli alle prese con le novità del mondo games. Grande successo anche per il corso di guida sicura ASGS ITALIA e per i giochi sportivi firmati CSI, entrambi situati nell’Area Giovani.

Ma il Festival, oltre che luogo di incontro e di divertimento, è anche la cornice di un Concorso Cinematografico. A trionfare alla quinta edizione La Fille du Puisatier di Daniel Auteil. “In quest’opera l’arte cinematografica, utilizzata con sapienza, raffinatezza ed eleganza in ogni suo aspetto – dall’impianto produttivo al disegno perfettamente compiuto dei personaggi, interpretati superbamente dall’intero cast di attori, dalla pregevole scelta dello stile visivo e fotografico alle am- bientazioni – è messa al servizio del- la proposta di tematiche profonde e coinvolgenti”. Questa la motivazione della giuria presieduta quest’anno dal regista Fernando Muraca che motiva così la scelta di premiare l’opera del 2011 del regista francese come miglio- re tra i film presentati in concorso. “Il film racconta con un notevole equilibrio tra poesia, ironia, intensità come, nonostante difficoltà e debolezze di ciascuno, sia possibile volersi bene con sincerità, e come l’amore per la vita vinca anche sulle difficoltà della guerra, delle distanze economiche, dei pregiudizi sociali”. La giuria ha inoltre decretato due menzioni speciali, rispettivamente al film October Baby, dei fratelli Andrew Erwin e Jon Erwin, per “il coraggio e la passione con cui affronta un argo- mento così controverso, quale è l’accoglienza della vita alla nascita. Tipica espressione della cultura pro-life statunitense, le vicende di Hannah restituiscono allo spettatore, e soprattutto ai giovani, la bellezza e la speranza della vita, che anche quando è difficile, fragile o incerta, rimane ‘un cosa meravigliosa’. Anche se un po’ acerbo narrativamente, October Baby merita comunque di essere visto in Italia, per ricordare a tutti che, fin dall’inizio del concepimento, ogni nuova vita è uno di noi”.

La seconda menzione va al film 33 Postcards di Pauline Chang, con Guy Pearce, una coproduzione Australia/ Cina del 2011 presentata al Festival in anteprima europea, “per la coraggiosa intraprendenza produttiva che ha dimostrato, dialogando e collaborando con l’industria cinematografica della Repubblica Popolare Cinese, nella proficua ricerca di un possibile percorso condiviso di progettazione, con spiccata sensibilità etica”. Ai due film è stato inoltre attribuito in ex aequo il Golden Spike Award del Social World Film Festival: il film di Pauline Chang, recita la motivazione, “racconta con mirabile poesia e delicatezza una storia ricca di tematiche sociali di grande importanza quali la famiglia, la solitudine, l’a- micizia, la redenzione ed il perdono”; la pellicola americana October Baby di Andrew e Jon Erwin, “trasmette allo spettatore forti tematiche sociali come l’adozione e l’aborto attraverso un lin- guaggio fresco e giovane dei protagonisti ed una sceneggiatura attenta ai dettagli”.




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