Amore sponsale Le emozioni finiscono, l’amore no Autore articolo Di Punto Famiglia Data dell'articolo 24 Agosto 2018 Nessun commento su Le emozioni finiscono, l’amore no di Gabriele Soliani Il matrimonio non è esente da malattie. In una relazione di coppia è difficile accettare il dolore e l’incapacità di perdonare spesso può condurre alla separazione. Chi è sposato sa bene che l’amore non muore ma che sono, casomai, morte le emozioni amorose. La differenza sembra una sottigliezza ma non è così. Le emozioni amorose, delle quali oggi tanto si parla, non sono l’amore e nemmeno riuscirebbero a reggerlo. Non spetta loro mantenere vivo l’amore matrimoniale. Ad amare “si impara”, diceva san Giovanni Paolo II, ed il dolore fa parte di un amore maturo perché necessita del “dono di sé”. Il dolore rifiutato nella relazione di coppia è la causa di quasi tutte le cosiddette sconfitte matrimoniali perché non si accetta che proprio il coniuge o la coniuge facciano soffrire. “Proprio tu al quale (o alla quale) ho consegnato la mia vita!”, è il pensiero che sempre viene esternato. Ed è la frase che si sentono ripetere gli avvocati matrimonialisti che sanciranno la separazione. Ciò che sottende questa emozione di dolore è: “Sto male e la colpa è tua”. Invece è doveroso, e bisogna impararlo e insegnarlo, ripetere a se stessi: “Sto male perché non riesco a reggere il dolore che la relazione d’amore di coppia produce, cioè la colpa non è tua”. Capire l’origine del dolore salva e vivifica il matrimonio che, ricordiamolo, non è esente dalle malattie affettive perché la relazione di coppia si può ammalare. Ammalare ma non morire. L’amore di coppia è impegnativo. Quando invece facciamo passare il messaggio che l’amore di coppia può morire il matrimonio traballa già dall’inizio. Ci pensano già le innumerevoli canzonette, le soap-opera televisive, il cinema, il gossip di certi settimanali a lanciare questo messaggio. Chissà quanti amori morirebbero facilmente oggigiorno applicando questa teoria. Occorre lasciar parlare i coniugi con la loro esperienza, a volte faticosa, per dimostrare che l’amore va curato dall’inizio e che non ci si deve arrendere. Leggi anche: https://www.puntofamiglia.net/puntofamiglia/2018/03/05/non-lasciare-che-la-rabbia-per-la-separazione-da-tuo-marito-ti-divori/ La Chiesa ha sempre difeso questo unico matrimonio ben conoscendone l’arduo, ma tuttavia entusiasmante, cammino. I coniugi sono grati alla Chiesa perché continua a proporre questo stile di vita amoroso che fa del bene ai figli ed anche alla società. Infatti le azioni virtuose che mantengono in vita un matrimonio si diffondono a pioggia sui figli, la famiglia e la società tutta. Quando l’articolo 29 della Costituzione parla del matrimonio fra un uomo e una donna dice proprio questo ed accetta, con una laicità positiva, tutto il valore morale ed umano del matrimonio religioso. Nemmeno lo Stato osa mettere in discussione questo principio, quando concede la possibilità di divorziare. Dal 1973 infatti, non fa parola di morte dell’amore. Non spetta a lui questa definizione. Tantomeno spetta ai cattolici che, anzi, dovrebbero guardarsi da questa moderna e sfiduciata definizione. Facciamoci coraggio e respingiamo l’idea che l’amore possa morire. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: La preghiera sincera ti salva il matrimonio: la storia di Anna e Filippo “Noi, portate in pellegrinaggio dai santi Martin”: quattro suore si raccontano “Volevo essere pura, ma non ci riuscivo per insicurezza. Poi accadde qualcosa…” Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati: ecco le date della loro canonizzazione Causa di canonizzazione per Carlo Casini? 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