Perché non dare credito a Gesù e cercare di essere felice?

Grande successo per la presentazione del libro “5 passi per essere felici” di fra Vincenzo Ippolito che si è svolta presso piazza Europa nella splendida cornice di Ascea Marina nell’ambito della prima serata del Festival di Teologia che dal 6 all’8 agosto interesserà alcune località della costa cilentana.

“Corriamo senza sosta, ci affanniamo senza posa, ma dove porta questa nostra corsa, dove giunge la strada che stiamo percorrendo, credendo che sia quella giusta?” è la domanda che risuona in una sera calda d’estate in una piazza gremita di persone desiderose di ascoltare il segreto della felicità proposto attraverso le parole e l’entusiasmo di un giovane frate francescano, fra Vincenzo Ippolito, professore di Sacra Scrittura presso la Pontificia Università dell’Italia meridionale e l’Istituto Teologico salernitano. “Ciò che noi reputiamo gioie non sono altro che chimere, soste intermedie in questa spasmodica gara ad ostacoli che è la nostra vita. Desidero una cosa, credo che, ottenendola, sarò felice, cerco allora in ogni modo di averla, poi, mentre la stringo tra le mani, mi rendo conto che quel senso di soddisfazione presto si dissolve ed io precipito nuovamente nel vuoto. La consolazione dura appena il tempo di riprendere fiato, perché la noia e l’ansia di nuovo mi assalgono ed ho solo una via d’uscita per non vivere sul crinale dell’abisso del non senso: mi do un’altra meta, mi convinco che questa sarà la volta buona e riprendo la mia corsa, ma verso dove?”. È la riflessione che l’autore del libro “5passi per essere felice”, Edizioni Punto Famiglia (https://www.famiglia.store/5-passi-esser-felice/) ha cercato di sviluppare davanti ad un pubblico variegato, fatto di giovani, sposi e consacrati presso Ascea Marina e in diretta sul canale Cilento Channel. La serata condotta dal giornalista Vito Rizzo, autore di una splendida trasmissione su Cilento Channel, Eccomi, ha visto una platea attenta e desiderosa di comprendere e forse anche di carpire la gioia che traspariva dal volto di questo giovane frate.

“L’uomo, con le sue sole forze, non può giungere alla gioia. In lui c’è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo” (Rm 7,18) dice fra Vincenzo e aggiunge “la difficoltà poi diviene maggiore, notando che la voce del tentatore facilmente ci confonde e non sempre siamo capaci di distinguere il vero dal verosimile, la luce da ciò che della luce ha solo l’apparenza”.

E poi domanda a tutti: “Perché non dare credito a Gesù e donargli un po’ di spazio? Perché non ascoltare la sua voce e lasciare che si cimenti con i nostri dubbi e le nostre inquietudini, le ansie del nostro cuore in agitazione, sempre assetato di novità?”. “Egli ha condiviso l’ansia della felicità e l’anelito della pace che è dentro di noi, ha conosciuto la sete della giustizia e si è lasciato interpellare dal nostro dolore, fino a prenderlo Lui stesso, assumendolo sulla croce e affidandolo al Padre, che ha mutato in vita la sua morte. Gesù Cristo è la proposta di gioia che Dio Padre dona ad ogni uomo, una possibilità che non si impone, una proposta che, se accolta, risulterà più vera ed autentica delle altre, perché l’amore che Egli dona è gioia, la potenza della misericordia che Egli effonde è letizia perfetta, la vita che nasce dalla sua croce, vince la morte, il suo reclinare il capo, consegnandoci, senza condizioni, all’abbraccio del Padre, è la porta stretta perché i suoi occhi si riaprano all’amore senza confini”. Presente alla serata anche Giovanna Abbagnara, presidente dell’Editrice Punto Famiglia, che ha pubblicato il testo da cui è tratta la trattazione che il frate ha fatto durante la serata: “Da molti anni padre Vincenzo Ippolito collabora con la redazione della nostra Casa Editrice con la pubblicazione settimanale, molto seguita del Vangelo della domenica spiegato in chiave familiare e con grande gioia abbiamo accolto e pubblicato questo testo sul discernimento che ha avuto già un notevole successo”.

Il Festival della Teologia prosegue con altri due appuntamenti. Questa sera a San Marco di Catellabate e l’8 agosto nella piazza di Agropoli alle ore 21.