I coniugi Martin

di Raffaele Iaria

Potrebbero essere la seconda coppia, dopo Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi ad essere beatificati e quindi essere indicati dalla Chiesa Cattolica come esempio da imitare. Stiamo parlando di Zelie e Luigi Martin, genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino. Una coppia che ha formato una famiglia, che oggi si direbbe numerosa, di 9 figli dei quali quattro morti alla nascita o molto piccoli. E proprio la guarigione di un bambino appena nato con una grave “malformazione congenita caratterizzata da grave sovvertimento della struttura polmonare” porterà, probabilmente, questi coniugi agli onori degli altari. La guarigione è quella del piccolo Pietro Schilirò, nato il 25 maggio 2002 con questa malformazione che non gli avrebbe permesso di respirare, almeno per quanto riguarda la scienza. Tanto che il 3 giugno i genitori, visto il dichiarato pericolo di morte, decidono di fargli amministrare il battesimo. Ma non si fermarono: su consiglio di p. Antonio Sangalli iniziarono a recitare una novena ai coniugi Martin coinvolgendo parenti ed amici con la consapevolezza che solo il Signore poteva salvarlo. Poco dopo un mese, ormai preparati al peggio,  si trovano davanti un improvviso miglioramento di Pietro, che nel giro di pochi giorni guarisce completamente.

Ma chi erano Zelie e Luigi Martin, oltre che i genitori di una grande santa?

Entrambi figli di coniugi molto credenti volevano dedicare la loro vita al Signore ma entrambi non vengono ammessi. Luigi Martin nel 1845, si reca nelle Alpi Svizzere, al Gran San Bernardo, per conoscere la vita eccezionale dei religiosi, rimane colpito e  decide di entrare negli agostiniani, ma non viene ammesso perché non conosce il latino.  Anche Zelia (Guérin di cognome) vuole entrare presso le Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli ma la superiora del convento le risponde negativamente dicendole che non era questa la volontà di Dio.

Zelia incontra Luigi Martin e rimane impressionata e colpita dalla sua nobile fisionomia e dal suo atteggiamento dignitoso e, mentre lo osserva, sente in cuor suo“ é quest’uomo che ho preparato per te”. I due si conoscono e nella notte tra il 12 e il 13 luglio 1858, nella chiesa di Notre Dame in Alençon dicono il loro sì davanti al Signore. Da quel momento la loro vita di preghiera e di lavoro sarà dedicata a crescere, non senza dolori e lutti, i nove figli che la Provvidenza invierà loro. Tra i figli, tutti religiosi e religiose, Maria Francesca Teresa, nota come Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo, Patrona delle Missioni e Dottore della Chiesa universale.

Una famiglia, quella dei coniugi Martin, che vive in un clima di fede e di unione familiare di una comune famiglia dell’epoca, avversata anche da alcune vicissitudini come un tumore al seno di Zelia scoperto troppo tardi per intervenire chirurgicamente e che la porta alla morte la sera del 27 agosto 1877. Da questo momento – ci raccontano le cronache –  inizia a risplendere la virtù di Luigi Martin che, facendo seguito al desiderio di Zelia, il 14 novembre 1877 si trasferisce con le figlie a Lisieux. Dieci anni dopo si reca in pellegrinaggio a Roma con Teresa, desiderosa di ottenere udienza presso il pontefice per poter accedere all’ordine delle carmelitane alla ancor troppo giovane età di 15 anni. Avere osato farlo risulterà scandaloso, ma la tenacia di Teresa frutterà, due anni dopo, la vestizione al Carmelo. La morte di Luigi Martin avviene nel 1894.

Una testimonianza di santità confermata anche da un ricordo della loro primogenita Maria: “Mio padre e mia madre avevano una fede così grande che, vedendoli parlare insieme dell’ eternità, ci sentivamo disposte, quantunque fossimo tanto giovani, a considerare le cose del mondo come pura vanità”. E Teresa può dire, senza ombra di dubbio che “il buon Dio mi ha dato un padre e una madre più degni del Cielo e della terra”.




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