dieta e patologia

La dieta del cardiopatico

Dott. Giuseppe D’Ambrosio

Gentile dottore,  mio marito è un cardiopatico molto goloso, in fondo sono io che gli cucino. Come posso comportarmi?

Nel paziente cardiopatico, tra i tanti fattori da tenere sotto controllo, ricordiamo una corretta alimentazione che può risultare fondamentale per evitare un aggravamento della patologia. E bisogna anche poter contare sulla collaborazione del paziente stesso e delle persone che lo circondano.

Distinguiamo due tipologie di pazienti: quelli affetti da patologia ischemica con buona funzione contrattile e quelli con scompenso cardiaco cronico. Al primo gruppo appartengono i pazienti con pregresso infarto del miocardio o angina pectoris che presentano molteplici fattori di rischio, tra cui elevati valori di colesterolo e trigliceridi, nei quali va attuata una dieta povera in grassi. Per i pazienti con scompenso cardiaco cronico, invece, è fondamentale regolare l’apporto idro-salino per evitare di sovraccaricare di liquidi un sistema emodinamico già in equilibrio precario; in questo caso è necessario conservare un introito di liquidi minimo, specie nei mesi caldi.

Quali alimenti introdurre? I cerali devono essere presenti nella dieta di tutti i giorni, in quantità moderata. La carne, ricca di ferro e proteine, è da scegliere prediligendo i tagli magri. Tra le carni bianche: coniglio, pollo e tacchino; tra le carni rosse: vitello, manzo magro, lonza di maiale e cavallo. È preferibile evitare la selvaggina perché ricca di grassi e sale. Il pesce, specie quello azzurro, va bene perché ricco di Omega-3 che proteggono l’apparato cardiovascolare. Evitare, come sicuramente già sarà stato ricordato, i formaggi stagionati e i salumi perché ricchi di grassi; prediligere, invece, i formaggi freschi e salumi come la bresaola, lo speck, il prosciutto cotto ed il crudo sgrassato.

Infine, frutta e verdura (ricca di fibre, vitamine e sali minerali) devono essere sempre presenti nella alimentazione del cardiopatico. Nota dolente per i dolci che vanno consumati raramente.




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