Educazione sessuale

Insegnare le differenze tra uomo e donna nelle scuole? Ci pensa “Alive to the Word”

di Gabriele Soliani

“Alive to the World” questo il nome del nuovo programma di educazione personale, sociale e sanitaria (PSHE) basato sull’esistenza di modelli di comportamento che promuovono il benessere umano. Già 90mila ragazzi e ragazze nel mondo lo stanno utilizzando. Qualcosa si muove.

Qualcosa si muove per aiutare i bambini e i preadolescenti a “capire” in modo umano le differenze fra uomo e donna e la sessualità. Cominciamo con le (velate) critiche in Gran Bretagna, la nazione che si ritiene più avanti degli altri nell’educare alla cosiddetta “modernità”. Il giornale britannico Spectator riferisce che in tutto il Regno Unito l’educazione sessuale è stata trasformata e disfatta. Anche i programmi TV per bambini fino a tre anni promuovono la “fluidità di genere”.

I genitori non hanno diritto di non far frequentare ai figli (alle elementari) le lezioni in cui “educatori esterni” insegnano ai bambini le posizioni del sesso, il consumo di pornografia “soddisfacente” e come masturbarsi. Le preoccupazioni per quanto riguarda le malattie sessuali e la promiscuità sono derise come “antiquate e bigotte”. Le scuole religiose indipendenti sono prese di mira perché “potrebbero” fare propaganda omofoba contro il “matrimonio” gay.

L’Ofsted, l’organismo responsabile della valutazione scolastica, è stato fortemente ideologizzato. Lo si intuiva. Nel 2013, prima della legalizzazione del matrimonio gay, l’Ofsted ha valutato la scuola ebraica femminile di Vishnitz positivamente: ha evidenziato l’approccio impegnato e attento al benessere e allo sviluppo armonico delle studentesse. Quattro anni dopo l’Ofsted ha stigmatizzato l’inadeguata promozione dell’omosessualità e della riassegnazione di genere, per cui la suddetta scuola non riusciva a garantire “una comprensione completa dei valori fondamentali britannici” (!!). Infatti è una delle scuole religiose che rischia la chiusura.

Nonostante questa ostilità è stata creata un’alternativa all’ideologia di genere e a questa “educazione sessuale” offerta dal governo del Regno Unito e dalle lobby che non fanno mistero di puntare alla sessualizzazione precoce dei bambini. Si tratta del programma “Alive to the World” creato dalla rappresentante del World Congress of Family, Christine Vollmer, e portato al Regno Unito da Louise Kirk. Il programma educativo, personale, sociale e sanitario è disponibile per i bambini (4-18 anni) nel Regno Unito e in tutto il mondo in più lingue.

“Insegnare valori per la vita e l’amore”, Alive to the World è un nuovo programma di educazione personale, sociale e sanitaria (PSHE) basato sulla ricerca moderna che indica che esistono modelli di comportamento stabiliti che promuovono il benessere umano e che possono essere insegnati.

Il programma fornisce il materiale per una lezione settimanale regolare. Copre tutti gli attuali obiettivi del governo per PSHE e educazione alla cittadinanza. I libri degli studenti sono pienamente supportati dai manuali degli insegnanti. Può essere rivolto ad una classe intera o ad un’assemblea scolastica. Può essere utilizzato anche in altre aree tematiche e come libri di lettura. Sottolinea l’importanza del matrimonio e della famiglia. È basato su una serie di storie coinvolgenti che trasmettono il loro messaggio in modo non giudicante. I libri sono molto adatti per l’uso da parte dei genitori e dalle scolaresche a casa. Il programma attualmente va dagli 8 ai 13 anni. I libri sono illustrati in modo attraente e sono apprezzati dai bambini. A tutt’oggi già 90mila ragazzi e ragazze nel mondo stanno utilizzando il programma Alive to the World, programma raccomandato dalla Conferenza Episcopale brasiliana. Qualcosa si muove.




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