La famigia secondo la legge in Burkina Faso

di Alexis Kaborè

Il Burkina-Faso si è dotato nel 1990 di un documento giuridico che disciplina la famiglia e le persone che la compongono. Questo documento si intitola Codice delle Persone e della Famiglia (CPF). Nell’articolo 231, il CPF dice: “la famiglia fondata sul matrimonio, costituisce la cellula di base della società”.

La coppia legale in Burkina è quello costituita da un uomo e di una donna. La legge ammette anche la poligamia. Secondo sempre il nostro codice, il matrimonio deriva dalla volontà libera e cosciente dell’uomo e della donna di prendersi come coniuge. Sono dunque vietati i matrimoni forzati, le prevenzioni o opposizioni a causa della razza, della casta, del colore o della religione.

Il matrimonio si basa sul principio dell’uguaglianza dei diritti e dei doveri tra coniugi. Tutti i coniugi hanno l’obbligo di contribuire ai carichi della famiglia in modo prioritario e mantenerla nella disgrazia. Il matrimonio legale è dunque quello celebrato soltanto dinanzi all’ufficiale dello Stato civile (sindaco o prefetto) del luogo in cui la domanda di matrimonio è fatta. Di conseguenza, nessun effetto giuridico è riconosciuto alle forme di unioni diverse da quelle previste dal codice.

In base a ciò che precede, occorre dire che in Burkina, non esiste alcun aiuto particolare a favore delle giovani coppie. La legge riconosce diritti ai coniugi ma nessun altro servizio particolare sarà offerto a loro dopo la cerimonia.

In occasione della celebrazione, la coppia riceve spiegazioni delle disposizioni del codice in presenza dei due testimoni. Le coppie sono invitate al perdono, al dialogo ed alla consultazione dei testimoni legali del loro matrimonio. I servizi sociali dello Stato sono disponibili e competenti per accompagnare le coppie nella loro vita coniugale soltanto su loro richiesta. La legge non interviene più nelle unioni eccetto se ci sono problemi. Le giovani coppie conviventi sono incoraggiate a regolarizzare la loro situazione dall’amministrazione. Si può cambiare località (comune o dipartimento) per celebrare il proprio matrimonio tranquillamente, ma occorre dire che le abitudini sono ancora molto forti ed i legami sociali fanno sì che la donna è ancora considerata come un ponte tra due famiglie, tra due villaggi.

In questo modo tutto il villaggio veglia alla pace di ogni coppia ed interviene rapidamente per la risoluzione delle crisi prima che siano sottoposte ai capivillaggi tradizionali o alle autorità amministrative. Le coppie sposate dinanzi alla legge non raggiungono il 50%.

Ciò si spiega per il forte tasso di analfabetismo  e perchè l’uomo è oberato dei costi della festa del matrimonio. Inoltre è da dire che le donne sono vittime di ingiustizie dovute all’applicazione di alcune leggi tribali.

Eletto membro del Parlamento del Burkina Faso il 6 maggio 2007.




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