Rosario

3500 km di confine polacco coperto da persone che pregano il Rosario

Rosario in Polonia

di Giovanna Abbagnara

“Catena dolce che ci rannoda a Dio”, leggiamo nella Supplica alla Beata Vergine del Rosario di Pompei. Ed è proprio l’immagine che abbiamo visto nella giornata di sabato in Polonia dove circa un milione di persone ha recitato il rosario lungo i suoi confini.

Sono commossa e grata al popolo polacco per aver dato al mondo intero un grande insegnamento: la preghiera è capace di cambiare le sorti di un popolo, di una nazione e anche del mondo intero.

Non importa se i media hanno volutamente ignorato quello che accadeva sabato mattina lungo i confini di una nazione traviata nel corso dei secoli ma che non ha mai smarrito le sue profonde radici cristiane e spesso ha pagato con il sangue la fedeltà alla religione. Paradossalmente la storia della Polonia ci insegna che proprio lì dove il regime totalitario ha attuato misure per poter cancellare la cultura cristiana, la fede ha continuato a brillare, anzi si è rinforzata ed è rimasta ancorata a Dio con eroica fedeltà.

Con queste radici e con la coscienza di rispondere ad una chiamata, il popolo polacco in massa si è ritrovato lungo i confini della sua nazione per rispondere all’invito di  un’associazione di laici che ha promosso l’iniziativa: “Rosario di riparazione” in occasione della festa della Madonna del Rosario. La fondazione di fedeli laici  si chiama “Solo Dio basta” e ha ricevuto l’appoggio pieno della Conferenza Episcopale polacca che nel messaggio mandato in occasione dell’evento ha detto: “Crediamo che se il Rosario venisse recitato da un milione di polacchi lungo il confine del Paese potrebbe cambiare non solo il corso degli eventi, ma anche aprire il cuore dei cittadini alla grazia di Dio. Cent’anni fa Maria ha affidato ai tre bambini portoghesi un messaggio di salvezza: pentitevi ed offrite riparazioni per i peccati contro il mio cuore e recitate il Rosario”.

Due le colonne di questo evento dunque: il 7 ottobre giorno della Madonna del Rosario in cui si ricorda la vittoria di Lepanto e il 13 ottobre, giorno dell’ultima apparizione della Madonna di Fatima ai tre pastorelli esattamente cento anni fa. Due luci, due segni evidenti che hanno salvato la cultura, e la fede religiosa, di molti Paesi. Maciej Bodasiński, uno dei leader dell’iniziativa e fondatore dell’associazione Solo Dio Basta, intervistato da  Lifesitenews ha spiegato le ragioni di questa iniziativa: “desideriamo pregare per la conversione della Polonia, dell’Europa e di tutto il mondo a Cristo, affinché più anime siano salvate dalla dannazione eterna e trovino il loro cammino verso Dio”. Conversione, salvezza, dannazione…questo uomo sembra venuto da un’altra epoca! Eppure tanta gente semplice, più di 20 diocesi polacche, migliaia tra sposi, religiosi e sacerdoti hanno risposto all’invito di questa Associazione.

Un’iniziativa riproponibile in un Italia che stenta a riconoscere la sua identità cristiana? Qualche anno fa, insieme ad alcuni amici siamo andati davanti ad un noto ospedale della mia regione a recitare il Rosario nel giorno in cui venivano effettuati gli aborti (centinaia al mese si consumano in questa struttura pubblica!) e siamo stati accusati di turbare la coscienza di queste donne. Certo se in Italia un gay pride di poche decine di partecipanti si fosse svolto in uno sperduto paese di provincia avrebbe sicuramente guadagnato la prima pagina e i titoli del Tg con tanto di giornalista inviato sul posto! Poi in Polonia, nella terra di san Giovanni Paolo II decine di migliaia di persone si dispongono lungo i confini della loro Nazione per recitare il Rosario e parte il silenzio stampa!

Abbiamo bisogno di riscoprire la nostra identità cristiana, popolo polacco docet.




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