Giornata Mondiale per l’Autismo

“Tommy e gli altri”: i bambini autistici da grande cosa faranno?

A cura della Redazione

In Italia sono circa 500.000 mila le persone affette da autismo, ma la legge prevede programmi di sostegno solo per i minori. Che fine faranno questi ragazzi da adulti? È la domanda che si pongono i genitori nel primo film documentario sull’autismo, realizzato in occasione della Giornata Mondiale per l’Autismo, lo scorso 2 aprile. Il film si intitola “Tommy e gli altri” e nasce da un’idea di Gianluca Nicoletti, giornalista, scrittore e padre di un figlio autistico.

In Italia non esistono solo bambini, ma anche adulti autistici. Eppure il sistema italiano prevede sostegni e programmi di supporto solo fino ai 18 anni. Che cosa succederà a questi ragazzi quando diventeranno grandi? Quali diritti avranno? Cosa faranno quando non avranno più una famiglia che si prende cura di loro?

Parte da qui “Tommy e gli altri”, il primo film italiano sul tema dell’autismo che Sky ha scelto di trasmettere, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’Autismo del 2 aprile. Il progetto, presentato il 30 marzo al Senato alla presenza del presidente Pietro Grasso, del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi e del sottosegretario alla Salute Davide Faraone, nasce da un’idea di Gianluca Nicoletti, giornalista e scrittore, ed è diretto da Massimiliano Sbrolla (regista de “Il viaggio di Sammy”).

Nicoletti compie insieme al figlio Tommy, ragazzo autistico da poco divenuto maggiorenne, un lungo viaggio attraverso l’Italia, da Forlimpopoli a Trento e Madonna di Campiglio, da L’Aquila a Napoli, passando per Gravina di Puglia, Botricello e Praia a mare, per incontrare “gli amici di Tommy”, ragazze e ragazzi autistici e i loro genitori. Attraverso le immagini e le parole dei giovani e delle loro famiglie, “Tommy e gli altri” porta alla luce storie di isolamento, di integrazione difficile se non impossibile.

Protagonisti sono “gli altri”, ovvero quegli autistici adulti ai quali, proprio come a Tommy, non viene più riconosciuto il diritto a una vita sociale.

A parlare principalmente sono i genitori e ciò che risuona è la fatidica domanda: “Che sarà di loro quando io non ci sarò più?”.

L’autismo colpisce, solo in Italia, tra le 300 e le 500mila persone, ma i casi sono in aumento a livello mondiale. I cosiddetti disturbi dello spettro autistico sono un gruppo complesso di disturbi dello sviluppo cerebrale. Questo termine, spiega l’Istituto superiore di sanità, raggruppa condizioni come l’autismo e la sindrome di Asperger, disturbi caratterizzati da difficoltà nell’interazione e nella comunicazione sociale e da interessi e attività limitati e ripetitivi.

Il sogno, espresso dai genitori di un figlio autistico nel film, è la creazione di soluzioni dove i figli potrebbero avere dignità di vita e reale inclusione sociale. Come strutture adeguate, diverse dagli istituti, che possano ospitare gli adulti autistici, formarli a professioni, renderli autonomi quando le loro famiglie non ci saranno più, valorizzando tutte quelle attitudini dei ragazzi che potrebbero essere messe a disposizione della comunità. “Tommy e gli altri” è il terzo progetto di Gianluca Nicoletti sul tema, dopo i due libri “Una notte ho sognato che parlavi” (2013) e “Alla fine qualcosa ci inventeremo” (2014). Il film è stato interamente realizzato attraverso finanziamenti dal basso.

Di seguito il trailer del film:


 




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