Prostituzione minorile

Dal dicembre 2016 al gennaio 2017 è aumentato vertiginosamente in Italia il numero delle minorenni indotte alla prostituzione

strada

di Ida Giangrande

Comunità Papa Giovanni XXIII: dal dicembre 2016 al gennaio 2017 è aumentato vertiginosamente il numero delle minorenni indotte alla prostituzione. Molte di loro sono nigeriane, figlie del popolo di immigrati che sta ridisegnando il volto umano del mondo.

In molte occasioni la percentuale di prostitute minorenni indotte alla prostituzione è aumentata anche del 50%, è quanto emerge dall’osservazione delle 31 Unità di strada della Comunità Papa Giovanni XXIII. Le prostitute minorenni che hanno inondato le strade di alcune delle più belle città d’Italia, sembrano essere in gran parte nigeriane, arrivate in Italia dopo essersi imbarcate in uno dei viaggi della speranza dietro i quali si nascondono tratte di essere umani per tutti i gusti. L’Unità di strada di Verona sud ad esempio durante una recente rilevazione ha segnalato 20 ragazze presunte minorenni su 45. “A volte sono le stesse vittime presenti da più tempo a segnalarci preoccupate la presenza di ragazzine minorenni, chiedendoci di intervenire” raccontano i volontari delle Unità di strada. Il fenomeno riguarda soprattutto minorenni nigeriane: “Quelle che incontriamo in questo periodo sono tutte nuove – spiegano i responsabili dell’Unità di strada di Verona – ci raccontano di essere arrivate da uno o due mesi con i barconi, dopo essere passate dalla Libia”. Lo sfruttamento sessuale di ragazzine poco più che adolescenti è semplicemente un fatto inaccettabile secondo Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII che sottolinea la presenza di una normativa del nostro sistema legislativo atta a punire chiunque vada con una minorenne: “Chiediamo ai responsabili delle forze dell’ordine di applicare l’articolo 600 bis del Codice Penale che punisce con pena da 1 a 6 anni di reclusione chiunque commette atti sessuali nei confronti di minorenni dietro pagamento di corrispettivo con persone di età compresa tra i 14 e i 18 anni, mentre sotto i 14 anni è previsto il reato di pedofilia».

Per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni la Comunità papa Giovanni XXIII organizza una serie di eventi in occasione di santa Giuseppina Bakhita, l’8 febbraio, che fu resa schiava all’età di 7 anni ed è oggi simbolo di riscatto per le vittime di tratta. Date e eventi importanti potranno essere visualizzati cliccando sul link che segue: http://www.apg23.org/it/post/cresceilnumerodelleminorenniindotteallaprostituzione.html. Tutti possiamo prendere parte alla lotta della Comunità papa Giovanni XXIII, aderendo alla campagna Questo è il mio corpo con la quale si chiede al parlamento e al governo italiani una legge che sanzioni il cliente, sulla scia del “modello nordico”, adottato in Svezia, Norvegia, Islanda, Francia, e auspicato dall’Unione europea. Per maggiori info: www.questoeilmiocorpo.org




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