Udienza generale

Papa Francesco: “Non mettiamo mai condizioni a Dio”.

Papa Francesco

(Foto: © giulio napolitano - Shutterstock.com)

di Ida Giangrande

Udienza generale, il Papa ai pellegrini: “Cari fratelli e sorelle, non mettiamo mai condizioni a Dio e lasciamo invece che la speranza vinca i nostri timori. Fidarsi di Dio vuol dire entrare nei suoi disegni senza nulla pretendere, anche accettando che la sua salvezza e il suo aiuto giungano a noi in modo diverso dalle nostre aspettative”.

È  una donna la protagonista della catechesi di papa Francesco durante l’Udienza generale di ieri, una donna forte, coraggiosa e di grande bellezza che con la saggezza di una profetessa riconduce il popolo all’alleanza con Dio. Si tratta della figura di Giuditta, che si erge con autorevolezza in un consesso di fedeli disperati e oppressi dalla paura. Essi osano sfidare Dio ponendogli delle condizioni per intervenire nella loro storia e salvarli, ma questo atteggiamento presuppone una totale mancanza di fiducia nel Signore della vita e nella sua volontà. Dalle parole del Papa: “Cari fratelli e sorelle, non mettiamo mai condizioni a Dio e lasciamo invece che la speranza vinca i nostri timori. Fidarsi di Dio vuol dire entrare nei suoi disegni senza nulla pretendere, anche accettando che la sua salvezza e il suo aiuto giungano a noi in modo diverso dalle nostre aspettative”. Sono milioni di miliardi le preghiere e le invocazioni che ogni giorno si elevano a Dio da ogni angolo della terra eppure spesso Dio sembra non ascoltare perché chiediamo male, come ci indica il Papa: “Noi chiediamo al Signore vita, salute, affetti, felicità; ed è giusto farlo, ma nella consapevolezza che Dio sa trarre vita anche dalla morte, che si può sperimentare la pace anche nella malattia, e che ci può essere serenità anche nella solitudine e beatitudine anche nel pianto. Non siamo noi che possiamo insegnare a Dio quello che deve fare, ciò di cui noi abbiamo bisogno. Lui lo sa meglio di noi, e dobbiamo fidarci, perché le sue vie e i suoi pensieri sono diversi dai nostri”.  Qual è dunque la strada? Se è giusto donare a Dio i desideri del nostro cuore come è giusto parlargli? “Il cammino che Giuditta ci indica è quello della fiducia, dell’attesa nella pace, della preghiera e dell’obbedienza. È il cammino della speranza. Senza facili rassegnazioni, facendo tutto quanto è nelle nostre possibilità, ma sempre rimanendo nel solco della volontà del Signore [..]Giuditta, di fatto, ha un suo piano, lo attua con successo e porta il popolo alla vittoria, ma sempre nell’atteggiamento di fede di chi tutto accetta dalla mano di Dio, sicura della sua bontà”. Imparare a fidarsi come ci mostra Giuditta, sulla scia dell’insegnamento di Gesù: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice. Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà” (Lc 22,42)

Per leggere la catechesi di papa Francesco clicca sul link che segue: http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2017/documents/papa-francesco_20170125_udienza-generale.html

 




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