strategie culturali

Congedo di paternità e laicitè: cosa si nasconde dietro queste manovre culturali?

neonato

di Gabriele Soliani

Un reale sostegno alle famiglie e alle pari opportunità, oppure una mossa ideologica a favore dei nuclei omogenitoriali e del diritto all’aborto?

Da pochi giorni per legge è stato esteso il ‘congedo di paternità’ dopo la nascita del figlio. A buon senso due settimane di riposo anche per il padre dopo la nascita del figlio sono un regalo. Tuttavia sappiamo che nei primi giorni di vita il neonato ha bisogno soprattutto della madre che l’ha portato in grembo, partorito e che lo deve allattare (al seno possibilmente). L’estensione del congedo di paternità sembra più una mossa ideologica per ribadire ‘l’uguaglianza dei generi’ e, in previsione, un passo per andare incontro alla genitorialità di persone dello stesso sesso maschile. Insomma una mossa del politicamente corretto imposta dall’alto.

Dall’alto è calato anche un divieto. Si tratta del un video dell’Associazione che aiuta le persone con la sindrome di Down censurato dal Governo francese. «Cara futura mamma, non avere paura: tuo figlio potrà essere felice, come lo siamo noi. E anche tu». È questo il messaggio dei 15 ragazzi e ragazze che parlano nel video.

Addirittura è intervenuto il Consiglio di Stato francese ed ha confermato la decisione presa due anni fa dal CSA (Consiglio Superiore per l’audiovisione) e cioè la censura del video realizzato da CoorDown (Associazione nazionale italiana delle persone con Sindrome di Down). Fu prodotto in occasione della Giornata Mondiale sulla sindrome di Down 2014 e destinato alla diffusione come ‘pubblicità progresso’ in tutto il mondo. Ora le Tv francesi non lo potranno più trasmettere. Perché? Perché il filmato può: “Disturbare la coscienza delle donne che, nel rispetto della legge, hanno fatto scelte diverse di vita personale“. Cioè l’aborto.  Incredibile ingiustizia, e proprio a svantaggio delle persone ‘diversamente abili’ che la laicitè pospone all’aborto, cioè che ritiene l’aborto un diritto più importante. Neppure davanti ai ragazzi e ragazze che dicono alle mamme di non aver paura si ferma la laicitè, che protegge solo il diritto degli adulti sani.




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.