Tratta di nigeriane Dietro agli sbarchi, la tratta delle donne Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 2 Novembre 2016 Nessun commento su Dietro agli sbarchi, la tratta delle donne di Ida Giangrande Dietro la drammatica conta dei morti di migranti in mare si nasconde anche l’orribile volto della tratta di nigeriane: su 100 donne nigeriane arrivate in Italia, l’85 per cento finisce per strada, un 10 per cento si prostituisce restando nei centri predisposti per l’accoglienza. È la denuncia dell’associazione Onlus Lule. Non si ferma il dramma dei migranti. È di questi giorni la notizia del ritrovamento di 16 corpi sulle coste libiche. Corpi, senza più un nome, senza un volto, storie vuote, spezzate, smarrite nel mare e nel dramma di una vita allo sbando, una vita persa nel tentativo di ritrovarla. È pane quotidiano ormai, racconti di ordinaria amministrazione, ma cosa si nasconde dietro tutto questo? La mano delle organizzazioni degli scafisti, l’ombra funesta del terrorismo e poi? La Onlus Lule, impegnata in Lombardia dal 1996 nel sostegno alle vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale, lancia nuovamente l’allarme: lo sfruttamento delle donne per la prostituzione. Secondo l’associazione infatti uomini e donne le selezionano in patria, le istruiscono e poi le fanno arrivare in Italia. Su 100 donne nigeriane arrivate in Italia, l’85 per cento finisce per strada, un 10 per cento si prostituisce restando nei centri predisposti per l’accoglienza. Il prefetto di Monza e Brianza, Giovanna Vilasi, ha dichiarato: “È un fenomeno di cui siamo a conoscenza e stiamo lavorando con i centri di accoglienza e con le forze dell’ordine per provare a contrastarlo”. Il numero di giovani africane portate in Italia dal racket della prostituzione è in costante aumento. Solo nei primi 5 mesi del 2016 ne sono arrivate duemila, confermando l’incremento del 300% registrato nel 2015. Allo stesso modo si abbassa sempre di più l’età delle vittime: una su cinque è minorenne. Il nostro paese è diventato la base di smistamento scelta dagli sfruttatori per distribuire le prede sul mercato internazionale, in particolare del Nord Europa verso paesi come Francia, Gran Bretagna, Spagna, Austria e persino in Finlandia come hanno documentato alcune recentissime inchieste di Procure italiane che hanno portato ad arresti di trafficanti e maman. Una vera e propria tratta tanto più drammatica perché vede sempre più come protagoniste una nutrita schiera di ragazzine: delle 5000 approdate lo scorso anno, un migliaio almeno sono minorenni, con un’età media sempre più bassa, intorno ai 15 anni, visto che sempre più spesso gli uomini delle forze dell’ordine si ritrovano davanti tredicenni, poco più che bambine. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Lule Onlus, Migranti, prostituzione ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Life skills”: strumento per combattere e prevenire le dipendenze nei giovani Papa Francesco: “La Madonna ci fa vedere Gesù. Lei ci apre le porte, sempre!” Famiglia con undici figli insultata sui social: “Dovete avere dei disturbi psicologici!” Lo Spirito Santo “non resiste” alla preghiera: noi preghiamo, Lui viene. Parola del Papa Dilexit nos: perché il Papa ci incoraggia a tornare al Cuore di Gesù? Papa Francesco: come fare perché la Cresima non doventi “l’estrema unzione”? La maternità surrogata reato universale. No, affittare l’utero non è come donare un rene Più vita e più famiglia contro la solitudine, una primavera demografica per ritrovare la speranza 15 ottobre, giornata internazionale della consapevolezza del lutto prenatale «Sanità e santità»: un binomio da approfondire e da curare Cambia impostazioni cookie Close GDPR Cookie Settings Panoramica privacy Cookie strettamente necessari Cookie funzionali (player di Youtube e Spotify) Powered by GDPR Cookie Compliance Panoramica privacy Questo sito web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie vengono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili. Per ulteriori informazioni sui cookie utilizzati su questo sito leggi L'INFORMATIVA COOKIE Cookie strettamente necessari I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie. Abilita o Disabilita i Cookie Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie. Cookie funzionali (player di Youtube e Spotify) Questo sito Web utilizza i seguenti cookie aggiuntivi: (Elenca i cookie che stai utilizzando sul sito web qui.) Abilita o Disabilita i Cookie Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!