Famiglia

Papa Francesco: “Sappiamo strappare le nuove generazioni alla rassegnazione?”

di Ida Giangrande

Nel ricevere la Comunità Accademica del Pontificio Istituto ‘Giovanni Paolo II’ per Studi su Matrimonio e Famiglia in occasione del nuovo Anno Accademico, papa Francesco è tornato a parlare di famiglia e di differenziazione sessuale: “Le dinamiche del rapporto fra Dio, l’uomo e la donna, e i loro figli, sono la chiave d’oro per capire il mondo e la storia, con tutto quello che contengono”.

Ieri mattina il Papa ha ricevuto nella Sala Clementina la Comunità Accademica del Pontificio Istituto ‘Giovanni Paolo II’ per Studi su Matrimonio e Famiglia in occasione del nuovo Anno Accademico. Nel suo discorso una intensa e approfondita rilettura della situazione in cui vive la famiglia di oggi e del suo rapporto con Dio. “Nella congiuntura attuale – sottolinea il Papa – i legami coniugali e famigliari sono in molti modi messi alla prova. L’affermarsi di una cultura che esalta l’individualismo narcisista, una concezione della libertà sganciata dalla responsabilità per l’altro, la crescita dell’indifferenza verso il bene comune, l’imporsi di ideologie che aggrediscono direttamente il progetto famigliare, come pure la crescita della povertà che minaccia il futuro di tante famiglie, sono altrettante ragioni di crisi per la famiglia contemporanea. Ci sono poi le questioni aperte dallo sviluppo delle nuove tecnologie, che rendono possibili pratiche talvolta in conflitto con la vera dignità della vita umana. La complessità di questi nuovi orizzonti raccomanda un più stretto legame tra l’Istituto Giovanni Paolo II e la Pontificia Accademia per la Vita. Vi esorto a frequentare coraggiosamente queste nuove e delicate implicazioni con tutto il rigore necessario, senza cadere «nella tentazione di verniciarle, di profumarle, di aggiustarle un po’ e di addomesticarle»”. Problematiche queste che se da un lato svuotano la persona dalla sua integrità originaria, dall’altro lato la educano a vivere per sé e a non ricercare più la relazione con l’altro per raggiungere la pienezza. Dalle parole del Papa: “L’incertezza e il disorientamento che toccano gli affetti fondamentali della persona e della vita destabilizzano tutti i legami, quelli famigliari e quelli sociali, facendo prevalere sempre più l’’io’ sul ‘noi’, l’individuo sulla società. E’ un esito che contraddice il disegno di Dio, il quale ha affidato il mondo e la storia alla alleanza dell’uomo e della donna (Gen 1,28-31). Questa alleanza – per sua stessa natura – implica cooperazione e rispetto, dedizione generosa e responsabilità condivisa, capacità di riconoscere la differenza come una ricchezza e una promessa, non come un motivo di soggezione e di prevaricazione”. Poi l’attenzione sul ruolo sociale della famiglia: “La famiglia è il grembo insostituibile della iniziazione all’alleanza creaturale dell’uomo e della donna. Questo vincolo, sostenuto dalla grazia di Dio Creatore e Salvatore, è destinato a realizzarsi nei molti modi del loro rapporto, che si riflettono nei diversi legami comunitari e sociali. La profonda correlazione tra le figure famigliari e le forme sociali di questa alleanza – nella religione e nell’etica, nel lavoro, nell’economia e nella politica, nella cura della vita e nel rapporto tra le generazioni – è ormai un’evidenza globale. In effetti, quando le cose vanno bene fra uomo e donna, anche il mondo e la storia vanno bene. In caso contrario, il mondo diventa inospitale e la storia si ferma”. Nell’unione tra uomo e donna è racchiusa l’immagine stessa di Dio, il Suo bisogno di comunione, di fecondità, di un’amicizia esclusiva ma non escludente, per questa ragione secondo il Papa, questa straordinaria invenzione divina va rivalutata, riscattata, quasi riabilitata: “È necessario applicarsi con maggiore entusiasmo al riscatto – direi quasi alla riabilitazione – di questa straordinaria ‘invenzione’ della creazione divina. Questo riscatto va preso sul serio, sia nel senso dottrinale che nel senso pratico, pastorale e testimoniale. Le dinamiche del rapporto fra Dio, l’uomo e la donna, e i loro figli, sono la chiave d’oro per capire il mondo e la storia, con tutto quello che contengono. E infine, per capire qualcosa di profondo che si trova nell’amore di Dio stesso. Riusciamo a pensare così ‘in grande’? Siamo convinti della potenza di vita che questo progetto di Dio porta nell’amore del mondo? Sappiamo strappare le nuove generazioni alla rassegnazione e riconquistarle all’audacia di questo progetto?”.

Per leggere il testo integrale del discorso di papa Francesco clicca sul link che segue: http://www.news.va/it/news/papa-riscattare-famiglie-ferite-testo-integrale




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