Quando la madre si erge a giudice
Ho deciso di raccontarvi di me e del mio piccolo di 3 anni e mezzo e di come la madre mi abbia impedito e mi stia impedendo non solo di avere un normale rapporto con lui ma persino di vederlo: tutto ciò senza alcun minimo motivo nè valido nè esistente, solo per prepotenza arroganza e odio. Mi sono separato nell’aprile 2004 (il piccolo è nato nel settembre 2002): da allora sino al novembre dello stesso anno sono riuscito a vederlo secondo gli accordi stabiliti in Tribunale (week end alterni ed un fine pomeriggio infrasettimanale) superando gli ostacoli ed i pretesti della madre (bastavano 5 minuti di ritardo per non farsi trovare a casa e non farmi incontrare il piccolo).
Arrivati a novembre 2004 lei ha improvvisamente deciso che non potevo vederlo da solo ma solo in sua presenza, tutto ciò senza alcun motivo e solo per ostacolare il rapporto padre-figlio, che andava serenamente maturando.
Ho chiesto un’ampliamento delle condizioni di visita ed il loro rispetto, ottenendo un udienza in Tribunale nel marzo 2005: a fronte di pretestuose motivazioni materne inventando un presunto disagio da parte del bambino a stare con me, il Giudice ha disposto una CTU, conclusasi con esito assolutamente a me favorevole nel settembre 2005. Dal novembre 2004 al settembre 2005 sono riuscito a veder il piccolo non più di 6 o 7 volte, sempre a causa dei dinieghi materni, nonostante la mia continuativa presenza!
L’udienza definitiva si sarebbe dovuta svolgere a fine novembre 2005 ed ero assolutamente fiducioso dell’esito, ma purtroppo la stessa è stata rinviata ai primi di gugno di quest’anno per problemi organizzativi del Tribunale.
Dallo scorso 8 ottobre, nonostante plurime denunce, interventi della Polizia e continui solleciti legali io non sono più riuscito a vedere il mio piccolo, neppure affacciato alla finestra, io mi presento sotto casa e lei si rifiuta di farmi incontrare il piccolo, sostenendo ora che è lui a non volermi vedere (lui ora ha tre anni e mezzo): lo reputo un ostaggio nelle mani di una madre che lo sta usando per i suoi fini.
Tutto ciò nel disprezzo dei diritti paterni, dell’Amore per un figlio, delle Leggi passate e nuove. Cosa devo fare per poter fare il papà come è diritto e dovere, senza dover aspettare giugno (mancano poco meno di due mesi!), ed ogni giorno passa senza poter vedere il sorriso del piccolo….
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Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
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