aborto

Italia assolta dall’accusa di avere troppi obiettori!

Medicina

di Ida Giangrande

Il Consiglio d’Europa assolve l’Italia da un reclamo della CGL sulla presenza di troppi obiettori di coscienza nelle strutture atte all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG).

Ieri il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha approvato una risoluzione positiva nei confronti dell’Italia. I Ministri europei si dovevano esprimere sulla decisione del Comitato Europeo dei Diritti Sociali sul reclamo CGIL contro l’Italia, in tema di interruzione volontaria di gravidanza (IVG) ed obiezione di coscienza. Il 27 gennaio scorso, la CGIL aveva presentato un reclamo, sulla presenza di troppi obiettori di coscienza nelle strutture atte all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG). La CGIL denunciava difficoltà nell’accesso al servizio IVG da parte delle donne, e lo collegava ad un numero eccessivo di obiettori di coscienza fra il personale medico. Il reclamo era stato parzialmente accolto dal Comitato dei Diritti Sociali. Lo scorso 24 maggio, il pronunciamento negativo del Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d’Europa è stato esaminato dal GR-SOC (Gruppo Affari sociali). In quell’occasione la delegazione italiana, comprendente un rappresentante del Ministero della Salute, ha fornito i dati più aggiornati in materia, presentati nell’ultima relazione al parlamento sull’applicazione della L.194 e illustrati in parlamento nel corso dell’informativa del Ministro Lorenzin del 4 maggio 2016. Questi dati mostrano che il numero di non obiettori risulta congruo, anche a livello sub-regionale, rispetto alle IVG effettuate, e tale numero è rimasto costante nel tempo, fin dalla entrata in vigore della legge 194, mentre le IVG si sono più che dimezzate. Italia assolta dunque, L’interruzione volontaria di gravidanza non trova alcun impedimento per la sua realizzazione.




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