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Un bonus di sostegno alla maternità sostituisce il fondo Nasko: Longoni, “un colpo mortale al lavoro fatto sul territorio in difesa della vita nascente”

di Ida Giangrande

Lombardia: il fondo Nasko istituito per sostenere le madri che rinunciavano ad interrompere la gravidanza, è stato sostituito da un bonus di sostegno alla maternità rivolto alle donne che sono oltre il limite previsto dalla legge per abortire. Non più quindi uno strumento in difesa della vita nascente, ma un semplice contributo economico alle madri in difficoltà.

È un gravissimo danno culturale, che dà un colpo mortale al lavoro fatto sul territorio in difesa della vita nascente” sostiene Tea Ceni Longoni, presidente dei Cav di Abbiategrasso, Magenta e Rho. Nel 2010 l’allora presidente lombardo Roberto Formigoni parlando del fondo Nasko disse: “In Regione Lombardia non ci dovrà essere più alcuna donna che abortisce per ragioni economiche”, e per la prima volta, spiega Tea Longoni, “un politico parlava di lotta all’aborto come sostegno alla maternità”. Oggi il fondo Nasko è stato sostituito con un bonus di sostegno alla maternità da elargire oltre i limiti temporali previsti dalla legge per effettuare l’interruzione volontaria di gravidanza. “Sono riusciti a cancellare il contrasto all’aborto dalle politiche della Regione Lombardia con il placet di tutti i partiti che si sono sempre detti a favore della vita e della famiglia. Tutti, Lega, Forza Italia, Ncd, hanno preferito l’opzione politicamente corretta, mentre diversi Cav (Centri di aiuto alla vita) si sono arresi per ragioni economiche e a prezzo della propria identità”. Secondo Longoni, infatti, “il problema dell’aborto non è economico e il fondo aveva come unico scopo l’incontro con la donna prima della dodicesima settimana, limite legale previsto per abortire, e la possibilità di entrare in relazione con lei per aiutarla ad accettare il suo bambino. Non siamo un business, lavoriamo come volontari e il nostro compito non è quello di salvare bambini, ma di permettere alla madre di farlo donandole uno sguardo nuovo sul figlio”. Il nuovo bonus per il sostegno alla maternità, continua Longoni priva i Cav dello strumento per raggiungere e accompagnare le donne incerte “lo riceveranno, infatti, solo le mamme che sono già oltre la quattordicesima settimana di gravidanza e che quindi non possono già più abortire se non in caso di pericolo di vita della madre e di malformazione del nascituro”.




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1 risposta su “Un bonus di sostegno alla maternità sostituisce il fondo Nasko: Longoni, “un colpo mortale al lavoro fatto sul territorio in difesa della vita nascente””

Grazie per questo sguardo ch impedisce una donna di abortire e dare La luce al suo bambino che non ha cola di niente.come si può accedere per avere questo bonus

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