Unioni civili

Card. Bagnasco: “Sprecate troppe energie sulle unioni civili, sono altri i problemi”

di Ida Giangrande

Non solo le unioni civili al centro dell’intervento del cardinale Angelo Bagnasco durante l’assemblea dei vescovi italiani. Il riferimento è anche alla mancanza di lavoro che rendere poco sostenibile la qualità della vita e induce le famiglie a fare sempre meno figli.

Sprecate troppe energie sulle unioni civili, sono altri i problemi” tuona così il cardinale Angelo Bagnasco presidente della Cei ieri mattina all’apertura della seconda giornata di lavori della 69.ma assemblea dei vescovi italiani, che è in corso in Vaticano fino al 19 maggio. La mancanza di lavoro e la conseguente disoccupazione giovanile, le dipendenze dal gioco d’azzardo e il tasso di natalità ma anche la persecuzione dei cristiani sono le problematiche su cui il popolo vorrebbe vedere il Parlamento concentrato. “Si avverte – spiega il cardinale –  l’urgenza di una manovra fiscale coraggiosa, che dia finalmente equità alle famiglie con figli a carico. Gli esperti dicono che la messa in atto del cosiddetto ‘fattore famiglia’ sarebbe già un passo concreto e significativo“. “La povertà assoluta – sottolinea il presidente della Cei – investe 1,5 milioni di famiglie, per un totale di 4 milioni di persone, il 6,8% della popolazione italiana. Mentre la platea dei poveri si allarga inglobando il ceto medio di ieri, la porzione della ricchezza cresce e si concentra sempre più nelle mani di pochi, purtroppo a volte anche attraverso la via della corruzione personale o di gruppo“. Riguardo alla legge sulle unioni civili dice: “Sancisce di fatto un’equiparazione al matrimonio e alla famiglia in attesa del colpo finale, la pratica dell’utero in affitto, che sfrutta il corpo femminile profittando di condizioni di povertà”.




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