CORRISPONDENZA FAMILIARE
di don Silvio Longobardi
“Non lesinate energie per annunciare il Vangelo agli sposi”
11 Aprile 2016
Una coppia scrive a don Silvio manifestando la disponibilità a mettersi al servizio nell’annuncio del vangelo. “È una cosa più grande di noi ma vogliamo impegnarci con passione, quella passione che scaturisce dalla fede”.
Caro don Silvio,
ti ringraziamo per le parole e la fiducia che hai sempre manifestato, ci sentiamo davvero accompagnati e confortati dalla tua paternità.
L’annuncio del Vangelo è sempre stato molto importante per noi, nonostante le fragilità, che sempre sperimentiamo, non possiamo non donare agli altri ciò che noi per primi abbiamo ricevuto gratuitamente. Quando abbiamo scoperto la fede e l’amore di Cristo Risorto abbiamo imparato ad affrontare la vita con uno spirito nuovo. Ma fin dall’inizio abbiamo compreso che una cosa così bella non poteva restare chiusa nel guscio della vita domestica.
Non è stato sempre facile. Tante volte ci siamo basati solo sulle nostre forze e abbiamo sperimentato la delusione. Altre volte, accogliendo la Parola ci siamo fidati di Dio ed abbiamo raccolto molto di più di quanto potessimo sperare, proprio come ci racconta il Vangelo di oggi. Cristo ci offre la possibilità di riscattare le nostre fragilità proprio come ha fatto con Pietro.
In questa mail vogliamo anche dirti che agli inizi di marzo, abbiamo fatto il primo incontro con un gruppo di fidanzati prossimi al matrimonio formando un piccolo Centro di evangelizzazione. Il parroco, pur conoscendoci da poco, ci ha dato fiducia. Abbiamo letto in questa disponibilità una chiamata, che si aggiunge agli altri impegni, ma come i discepoli di cui parla oggi il Vangelo, anche noi siamo pronti a gettare nuovamente le nostre reti. Ti chiediamo di pregare per noi e per questo nuovo impegno di evangelizzazione. È una cosa più grande di noi ma vogliamo impegnarci con passione, quella passione che scaturisce dalla fede. Consegniamo a Dio ogni nostro desiderio di bene. Ti salutiamo e attendiamo il tuo ritorno.
Peppe e Carmen
Cari amici,
la vostra lettera è davvero commovente, so bene quanti sacrifici fate per portare avanti la vostra famiglia e per far crescere i vostri figli; il lavoro è sempre scarso e le risorse economiche non sono mai sufficienti … e tuttavia, non lesinate energie per annunciare il Vangelo agli sposi, anzi mettete da parte ogni interesse per diventare apostoli della Parola che salva. Il vostro è un ministero fondamentale.
Tanti anni fa, quando ho cominciato la pastorale familiare, ho compreso che questo ministero chiama in causa proprio gli sposi e mi sono impegnato a renderli consapevoli della loro fede e della loro vocazione, in modo da renderli anche protagonisti di una nuova e affascinante stagione di evangelizzazione. Sono gli sposi i primi annunciatori e testimoni del Vangelo dell’amore. Voi avete accolto questa sfida. In primo luogo avete accolto il Vangelo e sempre più vi impegnate a fare entrare il Signore Gesù nella vostra vita e nella misura in cui egli diventa la luce quotidiana, vi apre gli occhi e fa della vostra vita un viaggio missionario. Chi ha veramente incontrato Gesù desidera farlo conoscere anche agli altri. Non è propaganda ma testimonianza, non solo attraverso le parole ma attraverso una vita che diventa eco dell’eterna Parola.
La vostra lettera giunge proprio nei giorni in cui tutti i media presentano l’Esortazione sulla famiglia di Papa Francesco. Un vero vademecum per la comunità familiare, una lettura a 360 gradi che affronta tutti i capitoli, anche quelli più complessi, di quella che la teologia chiama “chiesa domestica”. Peccato che spesso la lettura mediatica si sofferma solo su un paio di temi, sempre i soliti. Nel documento c’è una domanda che dovrebbe scuotere la nostra apatia:
“chi si occupa oggi di sostenere i coniugi, di aiutarli a superare i rischi che li minacciano, di accompagnarli nel loro ruolo educativo, di stimolare la stabilità dell’unione coniugale?” (n. 52).
Voi avete già risposto, cari amici, e insieme a voi tanti altri sposi. Vi ringrazio per tutto quello che fate, non abbiate paura della fatica né degli ostacoli. Vi chiedo anche di pregare perché il Signore susciti un impegno apostolico ancora più ampio e convinto perché dalla famiglia dipende il benessere della società.
Don Silvio
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Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
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