Pedofilia
L’appello di Don Fortunato Di Noto: “Tacere la sofferenza dei piccoli, ci rende colpevoli di connivenza”
Un boom di segnalazioni per pedofilia sul web e sui social: 180 nel 2014, 3414 nel 2015. A rilevarlo è il Report 2015 dell’Associazione Meter di don Fortunato Di Noto presentato ieri a Roma.
Il mercato della pedofilia e della pedopornografia online non ha conosciuto sosta nel 2015: 9.872 siti segnalati rispetto ai 7.712 dell’anno precedente; sono ben 3.169 protocolli inviati alla Polizia Postale – Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online. Dal 2003 al 2015 Meter ha segnalato 125.365 siti.
Nel 2015 Meter ha seguito 73 casi (erano 66 nel 2014) e fornito 928 consulenze telefoniche (729 l’anno precedente). Dal 2002 al 2015 i casi seguiti sono stati 1.126. La maggioranza dei casi seguiti (53 su 73) provengono dalla Sicilia (per la presenza di Meter in diverse città nel territorio siciliano), 6 dal Lazio, 3 dalla Calabria, 2 dalla Liguria, 1 a testa da Puglia, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Abruzzo. Tema dei casi: difficoltà familiari (23), abuso sessuale (18), difficoltà relazionali (7), ansia e pericoli della Rete (5).
Per il fondatore di Meter, don Fortunato Di Noto: “Online c’è chi offre questo ed altro e spesso resta impunito. Lo resta perché le leggi non sono uniformi, perché la giustizia di certe nazioni è poco incisiva, perché manca la cultura adeguata per la lotta alla pedofilia”. Infine accusa: “Non riusciamo a comprendere quale sia la ragione del silenzio, che è diventato quasi connivente e compiacente, di fronte agli abusi sessuali su bambini piccolissimi, anche da chi è preposto alla tutela e alla garanzia dei diritti dell’infanzia”.
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