Vita

Papa Francesco: “Attenti alle nuove colonizzazioni ideologiche che subentrano sotto forma di virtù”

Il papa intervenendo alla plenaria della Pontificia Accademia per la Vita, mette in guardia dalle colonizzazioni che: “tolgono la libertà, e sono ideologiche, che hanno paura della realtà come Dio l'ha creata".

“La natura umana rimane così ridotta a sola materia, plasmabile secondo qualsiasi disegno. La nostra umanità, invece, è unica e tanto preziosa agli occhi di Dio! Per questo, la prima natura da custodire, affinché porti frutto, è la nostra stessa umanità. Dobbiamo darle l’aria pulita della libertà e l’acqua vivificante della verità, proteggerla dai veleni dell’egoismo e della menzogna”: questo l’accorato appello lanciato dal Papa durante l’incontro con i partecipanti alla plenaria della Pontificia Accademia per la Vita che si è svolto ieri a Roma. Il Papa ribadisce l’urgenza di “accogliere e curare la vita umana, secondo la dignità che in qualsiasi circostanza le appartiene”. “La cultura contemporanea conserva ancora le premesse per affermare che l’uomo, quali che siano le sue condizioni di vita, è un valore da proteggere; tuttavia, essa è spesso vittima di incertezze morali, che non le consentono di difendere la vita in maniera efficace. Non di rado, poi, può accadere che sotto il nome di virtù, si mascherino ‘splendidi vizi’”. Poi, ha aggiunto a braccio: “Io vorrei ripetere qui una cosa che ho detto parecchie volte: dobbiamo stare attenti alle nuove colonizzazioni ideologiche che subentrano nel pensiero umano, anche cristiano, sotto forma di virtù, modernità, atteggiamenti nuovi, ma sono colonizzazioni, cioè tolgono la libertà, e sono ideologiche, che hanno paura della realtà come Dio l’ha creata”. È “la dinamica del cuore indurito: più il cuore è inclinato all’egoismo e al male, più è difficile cambiare” e “quando il cuore si corrompe, gravi sono le conseguenze per la vita sociale”: si arriva – come dice il profeta Geremia – a cercare solo il proprio interesse, “a spargere sangue innocente, a commettere violenze e angherie”. “Tale condizione – ha proseguito il Papa – non può cambiare né in forza di teorie, né per effetto di riforme sociali o politiche. Solo l’opera dello Spirito Santo può riformare il nostro cuore, se noi collaboriamo”.




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