per le mamme
Alimentazione in gravidanza
Dott. Pasquale Petrucci
Sfatiamo il falso mito secondo cui una donna incinta debba “mangiare per due”. Decisamente no!
È necessario mangiare per uno, ma bene. La nutrizione, principalmente in questo periodo, deve avere un ruolo funzionale, cioè deve favorire lo sviluppo delle funzioni del nascituro. Pochi sanno che i nostri bambini sono sempre più asmatici ed allergici anche a causa di una scorretta alimentazione pre-parto. A tal proposito è necessario introdurre radicchio, cicoria e tutte le verdure amare, crude o bollite (l’importante è che siano ben lavate) per il buon funzionamento dell’apparato immunitario del bambino. È opportuno cambiare la dieta ogni tre mesi tenendo conto delle necessità del feto nel corso del tempo.
Nel primo trimestre poniamo particolare attenzione alle proteine: via libera al pesce facendo attenzione ad evitare pesce spada, tonno e pangasio da tempo noti per i loro spiacevoli accumuli di mercurio e metalli pesanti.
Nel secondo trimestre aumentare le quantità dei cibi da assumere (150 Kcal in più al giorno). È conveniente introdurre cereali integrali che favoriscono la motilità intestinale per la mamma e prevengono l’insorgere di carie nell’età infantile del bambino.
Dal settimo mese di gestazione la dieta assume un ruolo importantissimo. La tipologia dell’alimentazione dipenderà dall’incremento ponderale fino a quel momento registrato e dall’indice di massa corporea della donna prima della gestazione stessa. In questa fase è necessario fornire calcio. Le cartilagini del bambino stanno diventando ossa. La via migliore è quella del latte, ma anche i formaggi possono essere un giusto compromesso, evitando quelli ad alto contenuto di grassi ed in cui siano presenti muffe. L’eccessivo aumento ponderale può causare problemi più o meno seri: lombosciatalgie della madre, sofferenza fetale, parti operativi. Allo stesso tempo un’alimentazione insufficiente o incompleta può provocare altri problemi, come ad esempio parti prematuri.
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