il libro
Tenacemente donne
di Emanuela Pandolfi
Scorro le pagine di questo libro, che già qualche mesetto fa ho visto sulla scrivania del mio direttore. L'ha consigliato ad altre amiche e la copia che ho tra le mani è destinata ad una sua figlioccia che ha consacrato la vita a Santa Chiara. Ma perché mai una clarissa dovrebbe leggere storie di donne del mondo? Mi sono chiesta, così decido di arrivare alla fonte e incontro una delle autrici, Cristiana Caricato.
Come è nata con Alessandra Buzzetti l’idea di scrivere questo libro?
Io e Alessandra siamo colleghe ed amiche. Lei vaticanista di TG5 e io per la rete di TV2000, ci conosciamo da molti anni e abbiamo in comune il fatto che ci occupiamo di temi ecclesiali. Ci ha molto colpito qualche tempo fa, la catechesi di Benedetto XVI sulla santità nascosta: tutta quella schiera di persone semplici che nel quotidiano hanno vissuto la fede, che non saranno mai canonizzate ma che la loro vita resta una testimonianza importante. Abbiamo deciso di porre l’attenzione sulle donne dopo l’incontro con la storia di Chiara Corbella Petrillo, una donna audace che ha santamente vissuto la malattia e ha perso la vita dopo aver dato alla luce il terzo figlio.
Avete scritto “La condizione delle donne è in qualche modo il termometro dello sviluppo sociale del paese”. In Italia cosa ci indica questo termometro?
Se non ci fossero le donne, questo Paese probabilmente starebbe peggio. Le donne non solo sono l’ammortizzatore sociale, ma sostengono l’economia, le istituzioni della scuola e della famiglia, attraverso la capacità di armonizzare e la virtù di essere generatrici. Potremmo definire la donna, la colonna della società. Ma lo è in Italia come in ogni altra parte del mondo, sebbene i suoi diritti non siano pienamente rispettati.
Mi ha colpito, tra le diverse storie, quella di Nasreen, religiosa pakistana che assiste le donne vittime della cultura musulmana. Noi come possiamo reagire?
Dobbiamo imparare a fare attenzione a quello che succede oltre l’uscio di casa nostra. Molto bisogna fare sulla tutela e sui diritti delle donne nel mondo. Bisogna denunciare e anche accompagnare queste opere che, nel caso di suor Nasreen, conducono in un viaggio attraverso il lato più oscuro di una patria. Non parliamo di sola violenza sulle donne, ma di atti di vero e proprio martirio perpetrato anche su ragazzine. E potrei ancora ricordare la storia che raccontiamo di Jocelyne in Libano. È evidente che c’è un problema di cultura che deve essere appreso, dove la condizione della donna è ancora pietosa. Cerchiamo di non narcotizzare la nostra coscienza.
Il capitolo sul silenzio fecondo si apre con la storia di Madre Cristiana, la storia di un’anziana trappista. Affascinante sapere, come una donna consacrata può vivere la maternità.
È la figura che ci ha affascinato di più. Ha vissuto tutta la vita in una Trappa, ma ha una maternità di pensiero, una pienezza di vita, una capacità di giudizio che ci ha commosso. È pienamente presente nel mondo, pur stando fuori dal mondo. Con lei abbiamo voluto sottolineare che la maternità nelle donne è innata, che si concretizza anche senza generare. La sua intelligenza smisurata, la grandissima umanità e la capacità di ascolto sono testimoni di un secolo di storia, durante il quale tante ideologie hanno voluto cambiare e trasformare la donna, non potendo intaccare l’innato dono dell’accoglienza.
LE AUTRICI
Alessandra Buzzetti (Varese, 1969) – Giornalista del TG5. Laureata in lettere moderne all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha lavorato per la Televisione Svizzera Italiana e per la RAI, in particolare nella TGR di Milano e nel talk show itinerante Pinocchio di Gad Lerner. Da dodici anni al TG5, dove ha fatto l’inviato di cronaca, in Italia e all’estero, oggi è vaticanista.
Cristiana Caricato (Siracusa, 1968) – Vaticanista di TV2000. Laureata in filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha iniziato l’attività giornalistica all’agenzia radiofonica News Press, per poi partecipare all’avventura televisiva intrapresa dalla Chiesa italiana. Negli ultimi quindici anni, per TV2000, ha curato e condotto il programma di informazione ecclesiale Mosaico.
Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia
Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
Lascia un commento