Unioni civili
Unioni civili, Renzi “Il 2016 non può che essere l’anno chiave”
Il Governo annuncia una discussione in Senato sui temi delle unioni civili e delle adozioni omosessuali per il 26 gennaio e auspica una possibile maggioranza trasversale tra PD-M5S. I centristi puntano invece a un referendum abrogativo e a un nuovo Family Day.
“Il 2016 non può che essere l’anno chiave” in fatto di unioni civili e di adozioni di bambini da parte di coppie omosessuali, è quanto dichiarato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, che invocando una “discussione seria”, che non parta dagli “steccati ideologici del passato”, ha auspicato una certa rapidità sulle discussione del progetto di legge, opponendosi allo “stralcio sulla stepchild adoption” e rilanciando la discussione sul ddl contro l’omofobia. La strategia del governo è quella di far passare la legge senza chiedere la fiducia ma ricorrendo ad una maggioranza ‘trasversale’, ovvero usufruendo del voto del Movimento 5 Stelle, nel caso in cui il Nuovo Centro Destra, come prevedibile, si dovesse opporre. Il vicesegretario del PD, Debora Serracchiani ha annunciato che “Il ddl Cirinnà arriverà al Senato il 26 gennaio” e che l’unico punto di disaccordo con i centristi sono le adozioni da parte di coppie omosessuali. Per quanto riguarda l’utero in affitto, la Serracchiani ha assicurato che “continuerà a essere vietato”. Nel Nuovo Centro Destra, intanto, cresce il malcontento. “Siamo pronti a raccogliere le firme per un referendum contro la legge Cirinnà sulle unioni civili, se venisse approvata, e a manifestare in un nuovo Family Day in difesa dei valori della famiglia tradizionale”, ha dichiarato il senatore Maurizio Sacconi (Ncd). Le unioni civili, ha spiegato il parlamentare centrista, non sono una “priorità” in quanto “sono diritti già di fatto largamente riconosciuti”.
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