La storia Anche se nessuno mi capirà, io non lo lascerò Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 29 Dicembre 2015 6 commenti su Anche se nessuno mi capirà, io non lo lascerò storia di N. raccontata da Ida Giangrande C’è qualcosa di misteriosamente affascinante nell’innamorarsi di qualcuno che ti fa soffrire. Certo l’aria da mascalzone impenitente fa più gola di quella del bravo ragazzo della porta accanto. Lui era esattamente così, intemperante, instabile, soprattutto era bello, bello da morire e decisamente per lui sono morta a me stessa. Mia madre me lo diceva: “Quello non fa per te! Guarda da qualche altra parte”. Ma io ne ero innamorata e non era di certo solo per quel suo modo un po’ sopra le righe di vestire o di acconciarsi i capelli, era che lo avevo riconosciuto come la parte che mi mancava per sentirmi completa. A due passi dall’altare pensavo spesso che lui si sarebbe potuta rivelare la mia più grande felicità o la mia definitiva sciagura, ma in quel momento non mi importava perché senza dubbio sarebbe stato il mio destino. E allora l’ho scelto. L’ho sposato davanti a Dio e agli uomini ben sapendo che forse non avrebbe mai risposto al mio bisogno di stabilità, l’ho amato consacrandomi a lui ogni giorno della mia vita e ho portato nel grembo la sua prima figlia e poi la seconda e non c’è stato giorno da quando le mie bambine sono nate che io non abbia rintracciato nei loro volti la somiglianza con lui. Me ne ha fatte di marachelle, sembrava semplicemente un bambino che non voleva assolutamente crescere e c’è stato un tempo in cui mi sono sentita per lui una madre oltre che una moglie. Non ho mai messo in dubbio che fosse il mio destino, né mi ha mai dato occasione di pensare che non mi amasse, ma mi sentivo consumata dal suo modo di affrontare la vita così diverso e lontano dal mio. Io sono sempre stata una ragazza equilibrata, ordinata, di quelle che si accontentano di poco e che accettano il sacrificio e la dedizione assoluta. Lui invece era abituato a grandi cose e le voleva a tutti i costi, attaccato ad un passato glorioso che non gli permetteva di camminare con i piedi per terra. Lo vedevo fare voli pindarici intorno al sole ed io ero lì ad urlargli di scendere giù perché com’era successo per Icaro le sue ali di cera al contatto con il sole avrebbero potuto sciogliersi. Ma lui non mi ascoltava, diceva di amarmi, eppure non mi ascoltava. Continuava a spingersi sempre più in alto facendosi beffe del rischio e un giorno: uomini vestiti con i colori della giustizia hanno fatto irruzione nella mia casa e me lo hanno portato via. Ho sentito la terra tremare sotto i piedi, anche se lui non mi aveva mai dato una terra sicura sulla quale camminare, io ho sentito vacillare il mio mondo, perché tutto il mio universo gli ruotava intorno e quando se l’erano portato via, la nostra casa, la mia vita, tutto sembrava perdere colore per diventare un’immagine confusa, nebulosa, inquietante. Da quel momento è iniziata una nuova fase della mia vita. Il carcere, le sbarre, le guardie, le regole da seguire, un microcosmo a parte che ci vive a fianco e che non conosciamo mai veramente. All’inizio pensavo di tenermi in piedi per una scommessa del destino, continuavo a dirmi che prima o poi sarei crollata, ma avevo le mie figlie, dovevo proteggerle, dovevo essere forte per loro. Tutti mi chiedevano che cosa avessi intenzione di fare ora? Tutti. I miei amici, i miei cari si aspettavano da me che lo abbandonassi lì dove era andato a rinchiudersi da solo e per stupide facezie legali. Io continuavo a scrollare le spalle e a fare silenzio, ancora oggi di fronte alle loro esternazioni rabbiose, faccio silenzio. È tutto quello che ho da offrire, non ho altro che silenzio fuori e dentro di me. C’è una sola cosa che riconosco con certezza, una sola voce, quella dell’amore che ci ha uniti ai piedi dell’altare. Una forza misteriosa, incontaminata e testarda decisamente superiore ad ogni nostro limite. Non lo lascerò. Io non lo lascerò perché forse un fratello non si sceglie, una madre non si sceglie, ma un marito sì, lo si sceglie con le ragioni del cuore e quelle sono insindacabili. Il mio amore per lui è come una condanna, sarà un amore malato, ma in fondo l’amore non ha giustificazione, è l’unica cosa gratuita in questo mondo così avaro. Sì lo so! Non ho nessuna ragione per la quale continuare ad amarlo, eppure lo amo. Lo amo come Cristo ha amato una Chiesa, per la quale nonostante tutto, è morto e continua a rinascere ogni giorno di ogni anno nei secoli. Sarebbe mille volte facile dire a quest’amore di lasciarmi in pace, ma non lo farò, in fondo la mia vita senza di lui è come un corpo offeso per metà che si trascina senza vita. E allora? Che fare? Sono una donna in attesa, in attesa di ricominciare perché l’amore sa scommettere sul bene sempre ed io ci credo. Devo crederci, perché ho bisogno della mia famiglia. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Giubileo della Misericordia, storie ANNUNCIO 6 risposte su “Anche se nessuno mi capirà, io non lo lascerò” Troppo commovente questa storia! Preghiamo per quanti hanno familiari in carcere e con tutta la forza dell’amore combattono per ‘rimanere’ famiglia. Buone feste… Carissima, ho le le lacrime agli occhi. In questo momento capisco ancora di più l’amore che il Signore ci dona.Ti ammiro perché nelle difficoltà tu hai pensato alla promessa fatta davanti a Dio ( nel Bene e nel Male).Tu da umile persona stai facendo la volontà di nostro Signore,ti sei fidata dell’amore del Padre che accoglie sempre le nostre sofferenze. Sei una persona importante per Dio e sono fiera di essere una tua amica. Grandissima SORELLA il massaggio è forte e chiaro….donna coraggiosa “forse” esemplare di vita….non mi resta che augurarti tantissima forza….. credo che solo una donna può comprendere e anche condividere questo amore.il movente di q. amore è profond intimo e soggettivo;ma il più grande motivo oggettivo sono le figlie Bella e toccante questa lettera. Ho a lungo riflettuto su questa storia ed ho compreso che alla fine l’amore è sempre la forza più potente.Un amore che vive alla luce della verità e della sacramentalità neanche nella tempesta del dolore ha paura di mostrarsi.Cosa si nasconde nel cuore di una donna? Non è facile comprenderlo.E’ proprio vero: “ti amerò contro il destino” e, anche se nessuno capirà non importa quell’uomo è, e resta il marito e il padre del bene più grande : “i propri figli”. Va’ dove ti porta il cuore… ma attenta a dove metti i piedi. Un abbraccio “Attenzione il cuore e’ ingannevole…ogni uomo e’ inganno”Il cuore ha bisogno di discernimento confrontandosi con la Parola di Dio. Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Noi, portate in pellegrinaggio dai santi Martin”: quattro suore si raccontano “Volevo essere pura, ma non ci riuscivo per insicurezza. Poi accadde qualcosa…” Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati: ecco le date della loro canonizzazione Causa di canonizzazione per Carlo Casini? Per Paola Binetti sarebbe segno di speranza “Papà per scelta”: quando il sentimentalismo non lascia posto a un dibattito vero Il compleanno di vostro figlio, una tappa del viaggio della vita Chi è causa del suo mal pianga se stesso? 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Troppo commovente questa storia! Preghiamo per quanti hanno familiari in carcere e con tutta la forza dell’amore combattono per ‘rimanere’ famiglia. Buone feste…
Carissima, ho le le lacrime agli occhi. In questo momento capisco ancora di più l’amore che il Signore ci dona.Ti ammiro perché nelle difficoltà tu hai pensato alla promessa fatta davanti a Dio ( nel Bene e nel Male).Tu da umile persona stai facendo la volontà di nostro Signore,ti sei fidata dell’amore del Padre che accoglie sempre le nostre sofferenze. Sei una persona importante per Dio e sono fiera di essere una tua amica.
Grandissima SORELLA il massaggio è forte e chiaro….donna coraggiosa “forse” esemplare di vita….non mi resta che augurarti tantissima forza…..
credo che solo una donna può comprendere e anche condividere questo amore.il movente di q. amore è profond intimo e soggettivo;ma il più grande motivo oggettivo sono le figlie
Bella e toccante questa lettera. Ho a lungo riflettuto su questa storia ed ho compreso che alla fine l’amore è sempre la forza più potente.Un amore che vive alla luce della verità e della sacramentalità neanche nella tempesta del dolore ha paura di mostrarsi.Cosa si nasconde nel cuore di una donna? Non è facile comprenderlo.E’ proprio vero: “ti amerò contro il destino” e, anche se nessuno capirà non importa quell’uomo è, e resta il marito e il padre del bene più grande : “i propri figli”. Va’ dove ti porta il cuore… ma attenta a dove metti i piedi. Un abbraccio
“Attenzione il cuore e’ ingannevole…ogni uomo e’ inganno”Il cuore ha bisogno di discernimento confrontandosi con la Parola di Dio.