Maternità surrogata
L’Europarlamento boccia l’utero in affitto
Utero in affitto: anche L’Europarlamento condanna la pratica della maternità surrogata che “mina la dignità umana della donna” e utilizza le sue funzioni riproduttive come merce di scambio.
Il 17 dicembre è stata votata a Strasburgo durante una sessione plenaria dell’Europarlamento, una relazione dedicata ai diritti umani. Nel documento è netta la condanna della maternità surrogata perché “mina la dignità umana della donna, visto che il suo corpo e le sue funzioni riproduttive sono usate come una merce. La pratica della maternità surrogata, che implica lo sfruttamento riproduttivo e l’uso del corpo umano per profitti finanziari o di altro tipo, in particolare il caso delle donne vulnerabili nei Paesi in via di sviluppo, deve esser vietato e trattato come questione di urgenza negli strumenti per i diritti umani“. Esulta l’associazionismo familiare europeo, lo dimostra Filippo Savarese, portavoce di Generazione Famiglia, il quale afferma: “Si tratta di una vittoria fondamentale della grande mobilitazione popolare che ha attraversato l’Europa negli ultimi due anni, rappresentata in Italia dall’imponente manifestazione del 20 giugno a Roma contro il ddl Cirinnà sulle unioni civili e la stepchild-adoption, che legittima di fatto l’utero in affitto praticato all’estero dalle coppie omosessuali”. Paola Ricci Sindoni, presidente dell’Associazione Scienza & Vita, dichiara: “Il voto con cui il Parlamento europeo sancisce la condanna dell’utero in affitto rimarca con forza l’importanza di non cedere alle lusinghe della dittatura dei desideri che, in nome di presunti diritti dei più forti, rendono l’essere umano merce e tolgono dignità ai più deboli“.
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