8 Dicembre 2015

Una creatura vestita di Cielo

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (1, 26-38)
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Il commento

Oggi contempliamo la Vergine Maria nel suo primo sorgere, quando è più piccola di uno spillo, quando è solo un puntino. Eppure fin da quel momento Dio l’avvolge con il suo amore e la preserva dalla ferita del peccato. Questo gesto di misericordia contiene un annuncio di salvezza che riguarda tutti. Maria, nasce dalla terra, è fatta della nostra stessa fragile carne, ma porta i segni del cielo, una luce che splende in un mondo dove tutto porta l’impronta del male. Maria è come un fiore che racchiude tutta la bellezza della creazione, parla di quel tempo in cui il mondo era stato plasmato dalle mani di Dio. Ed era tutto vestito di luce (Gen 1,31). Poi è venuto il peccato che ha inquinato ogni cosa, ed ha generato una storia segnata da errori e orrori. Maria è la prima pietra di una storia nuova, rimanda all’origine, a Colui che ha creato per amore ogni cosa. Ella è stata preservata dal male fin dal primo istante, si tratta senza dubbio di un intervento straordinario di Dio. Ma non dimentichiamo che, con il battesimo, tutti i bambini vengono liberati dall’antica colpa e ricevono la grazia per custodire la fedeltà. Non è un’utopia: Teresa di Lisieux racconta che all’inizio della sua vita monastica, a termine della confessione il sacerdote le disse: “Al cospetto del Buon Dio, della Vergine Santa e di tutti i Santi, dichiaro che mai lei ha commesso un solo peccato mortale” (Ms A, 70r). Era questa la grazia nascosta che le ha permesso di camminare nella luce e di riconoscere e aderire con tutta se stessa alla volontà di Dio. Recitando il Rosario oggi affidiamo alla Vergine Immacolata tutti i bambini ancora sono nascosti nel grembo; e tutti i genitori che seguono con preoccupazione il cammino dei figli. Contemplando l’eccomi di Maria chiediamo la grazia di accogliere con gioia la volontà di Dio, anche quando non corrisponde alle nostre attese.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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