fidanzati
La gioia del sì per sempre
di Giovanna Abbagnara
Il 14 febbraio 2014, Festa di San Valentino, protettore degli innamorati, Papa Francesco incontrerà i fidanzati, per celebrare insieme “La gioia del Sì per sempre”. L’iniziativa è promossa dal Pontificio Consiglio per la Famiglia. Vogliamo riflettere insieme su questo invito del papa a partire dalla testimonianza di tre coppie di sposi che si sono preparati con fede e responsabilità a vivere un matrimonio secondo il cuore di Dio.
Nell’incontro ad Assisi con i giovani dell’Umbria, il 4 ottobre scorso, Nicola e Chiara Volpi, una giovanissima coppia di sposi ha domandato a papa Francesco: “Noi giovani viviamo in una società dove al centro c’è lo star bene, il divertirsi, il pensare a se stessi. Vivere un matrimonio da giovani cristiani è complesso, aprirsi alla vita è una sfida e un timore frequente. Come coppia giovane sentiamo la gioia di vivere il nostro matrimonio, ma ne sperimentiamo la fatica e le sfide quotidiane. Come la Chiesa ci può aiutare, come i nostri pastori possono sostenerci, quali passi anche noi siamo chiamati a compiere?”. Papa Francesco rispondendo, li ha innanzitutto ringraziati: “Sono contento che la prima domanda sia stata da una giovane coppia. Una bella testimonianza! Due giovani che hanno scelto, hanno deciso, con gioia e con coraggio di formare una famiglia. Sì, perché è proprio vero, ci vuole coraggio per formare una famiglia! Ci vuole coraggio!”.
E aggiunge che scegliere il matrimonio è prima di tutto una risposta ad una chiamata: “Due cristiani che si sposano hanno riconosciuto nella loro storia di amore la chiamata del Signore, la vocazione a formare di due, maschio e femmina, una sola carne, una sola vita. E il Sacramento del matrimonio avvolge questo amore con la grazia di Dio, lo radica in Dio stesso. Con questo dono, con la certezza di questa chiamata, si può partire sicuri, non si ha paura di nulla, si può affrontare tutto, insieme!”. Infine, come a voler attestare che tutto questo è possibile nonostante i venti contrari che scoraggiano molte coppie di fidanzati, dice loro: “Pensiamo ai nostri genitori, ai nostri nonni o bisnonni: si sono sposati in condizioni molto più povere delle nostre, alcuni in tempo di guerra, o di dopoguerra; alcuni sono emigrati, come i miei genitori. Dove trovavano la forza? La trovavano nella certezza che il Signore era con loro, che la famiglia è benedetta da Dio col Sacramento del matrimonio, e che benedetta è la missione di mettere al mondo i figli e di educarli. Con queste certezze hanno superato anche le prove più dure”. Come sempre, l’angolatura da cui papa Francesco parla della scelta del matrimonio è intrisa di positività. Non mi sorprende che abbia scelto come titolo dell’incontro con i fidanzati a Roma il prossimo 14 febbraio lo slogan: “La gioia del sì per sempre”.
Sono contenute due indicazioni importanti per i fidanzati: la gioia di compiere un passo insieme, di iniziare un’avventura coraggiosa nonostante le difficoltà oggettive di mettere su famiglia e il carattere di definitività che la scelta comporta. Espressioni che sembrano scomparse dal vocabolario dei giovani, abituati a consumare in fretta relazioni prive di progettualità e vuote di quella gioia che nasce dalla fatica di costruire insieme il proprio futuro. Per seguire la fine pedagogia di Francesco che invitava Nicola e Chiara a guardare alle generazioni passate che nella fede trovavano la forza per superare ogni difficoltà della vita matrimoniale, sono andata a curiosare nella vita di alcune coppie di sposi, alcune delle quali la Chiesa ha riconosciuto come modelli nella via del matrimonio, per comprendere come hanno vissuto il tempo del fidanzamento.
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