Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13,22-30)
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Il commento
“Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio” (13,29). La conclusione di questo insegnamento manifesta nella maniera più eloquente l’amore misericordioso di Dio che chiama tutti al banchetto della vita. È un’immagine che non dovremmo mai cancellare. Qualunque cosa accada, Dio è sempre pronto a tendere la mano. E tuttavia, quest’annuncio così consolante s’intreccia e si scontra con una parola severa che Gesù rivolge proprio ai figli di Abramo: sulla carta sono loro gli eredi della promessa, come dirà Paolo: “Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse…” (Rm 9,4). Gli ebrei potevano a giusto titolo vantarsi di essere il popolo scelto da Dio. Gesù invece mette in guardia da ogni superficiale presunzione: “vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori” (13,28). Quelli che pensavano di essere i primi, rischiano di restare fuori. E quelli che si consideravano esclusi, avranno la gioia di trovarsi al banchetto di Dio. Nella stessa pagina e negli stessi versetti, troviamo due affermazioni apparentemente conflittuali: da una parte la misericordia infinita che vuole la salvezza di tutti; e dall’altra l’annuncio che, malgrado l’apparente religiosità, alcuni saranno “cacciati fuori”.
A prima vista si tratta di un’insanabile contraddizione. In realtà il Vangelo chiede a tutti di riconoscersi bisognosi della misericordia di Dio. In questi giorni la liturgia invita a contemplare l’eternità beata: i santi sono già entrati nella gloria, tanti altri fratelli vivono ancora il tempo della purificazione, tutti noi siamo ancora in cammino verso la Patria. Consapevoli della posta in gioco, affidiamo al buon Dio la nostra vita e chiediamogli la grazia di combattere la buona battaglia per avere la gioia di partecipare a quella mensa che Dio ha preparato per tutti i suoi figli. Tutti, nessuno escluso.
Briciole di Vangelo
di don Silvio Longobardi
s.longobardi@puntofamiglia.net
“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.
Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia
Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
Lascia un commento