BRICIOLE DI VANGELO

2 Ottobre 2024

Ministri della divina premura

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 18,1-5.10)
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».

Il commento

Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli” (18,10). Non è solo una vaga esortazione ma un esigente comando. Il vocabolo che utilizza l’evangelista [mikrόs] non fa riferimento solo ai bambini (piccoli in età) ma fa pensare anche a tutti quelli che sono ancora deboli nella fede. Un invito che percorre tutto il NT e trova, proprio in Matteo, la sua affermazione più efficace: “tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40). Anche in questo caso troviamo l’espressione “uno di questi piccoli”: il Vangelo non guarda mai alla massa ma sottolinea la singolarità della persona; e invita a non dimenticare nessuno, neppure uno, neppure quello più piccolo. L’invito ad accogliere con benevolenza i più piccoli è accompagnato da una sorprendente motivazione: “io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli” (18,10). Dio non ci lascia soli, non ci abbandona al nostro destino e, mediante i suoi angeli, segue con particolare premura proprio i più piccoli.

Nella Bibbia gli angeli sono chiamati ad accompagnare il faticoso cammino del popolo di Dio per custodire l’alleanza, come leggiamo nell’Esodo: “Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato” (Es 23,20). Ma gli angeli sono anche a servizio dei singoli, come sperimenta il giovane Tobia che, grazie all’aiuto dell’angelo Raffaele, porta a compimento la sua missione. Commenta Benedetto XVI: “Il Signore è sempre vicino e operante nella storia dell’umanità, e ci accompagna anche con la singolare presenza dei suoi Angeli, che oggi la Chiesa venera quali Custodi, cioè ministri della divina premura per ogni uomo. Dall’inizio fino all’ora della morte, la vita umana è circondata dalla loro incessante protezione” (2 ottobre 2011). Oggi rendiamo grazie a Dio per il suo amore provvidenziale e impegniamoci ad essere più attenti nell’ascoltare i suggerimenti degli invisibili amici che Dio pone a nostro servizio.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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