CRISI MEDIO-ORIENTE Attacco di Israele in Libano: guai se ci “abituassimo” a queste notizie Autore articolo Di Cecilia Galatolo Data dell'articolo 24 Settembre 2024 Nessun commento su Attacco di Israele in Libano: guai se ci “abituassimo” a queste notizie di Cecilia Galatolo L’ultimo attacco di Israele contro il Libano ha l’aspro e ingiustificabile sapore di un atto terroristico. Sono almeno 492 le vittime dei raid aerei israeliani iniziati contro Hezbollah in Libano, secondo il ministero della Sanità del paese. Tra i morti figurano 35 bambini e 58 donne; altre 1.645 persone sono rimaste ferite. Guai se ci abituassimo a queste notizie. Una guerra, che resta sempre ingiusta, si combatte tra militari, tra eserciti. Qui abbiamo civili non evacuati, uccisi. Abbiamo vittime innocenti che non hanno avuto la possibilità di fuggire. Abbiamo feriti nel corpo e nell’anima. Abbiamo orfani, vedove, vedovi, nonni che piangono sui corpi dei nipoti. No, questa non è guerra, che comunque va condannata, questo è terrorismo. È solo per stoltezza che gli uomini credono di poter ottenere la pace così. Con il terrore, con il sangue. Israele, dall’alto della sua potenza militare, continua a seminare terrore con la forza, credendo così di riuscire a piegare gli altri, credendo che questa sia l’unica via per affermarsi, per trovare rispetto dagli altri paesi. Eppure, dovrebbe aver capito che l’odio genera odio. Più si annienta il presunto “nemico”, più il nemico si attrezza per annientare te. Forse non ha i tuoi stessi mezzi, ma non è con la violenza che lo piegherai. Il nemico aggredito si rialza, in un modo o nell’altro, e anche se non ha bombe potenti come le tue, manda pochi devastatori, infiltrati, a creare disagi, a seminare morte, a dirti che non hai vinto come pensavi. Leggi anche: Davanti alla morte, la domanda dei giovani – Punto Famiglia Perché non si comprende che rispondere al male, in questo modo, alimenta solo nuove ondate di terrorismo? La storia si ripete. L’umanità ancora allo stesso punto, impantanata nelle bugie del divisore, continua a ripetere gli stessi errori. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag GAZA, guerra, Israele, Libano, MEDIO-ORIENTE, terrorismo, violenza Cecilia Galatolo Cecilia Galatolo, nata ad Ancona il 17 aprile 1992, è sposata e madre di due bambini. Collabora con l'editore Mimep Docete. È autrice di vari libri, tra cui "Sei nato originale non vivere da fotocopia" (dedicato al Beato Carlo Acutis). In particolare, si occupa di raccontare attraverso dei romanzi le storie dei santi. L'ultimo è "Amando scoprirai la tua strada", in cui emerge la storia della futura beata Sandra Sabattini. Ricercatrice per il gruppo di ricerca internazionale Family and Media, collabora anche con il settimanale della Diocesi di Jesi, col portale Korazym e Radio Giovani Arcobaleno. Attualmente cura per Punto Famiglia una rubrica sulla sessualità innestata nella vocazione cristiana del matrimonio. Visualizza archivio → ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Life skills”: strumento per combattere e prevenire le dipendenze nei giovani Papa Francesco: “La Madonna ci fa vedere Gesù. Lei ci apre le porte, sempre!” Famiglia con undici figli insultata sui social: “Dovete avere dei disturbi psicologici!” Lo Spirito Santo “non resiste” alla preghiera: noi preghiamo, Lui viene. Parola del Papa Dilexit nos: perché il Papa ci incoraggia a tornare al Cuore di Gesù? Papa Francesco: come fare perché la Cresima non doventi “l’estrema unzione”? La maternità surrogata reato universale. 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