BRICIOLE DI VANGELO

14 Settembre 2024

Ogni croce, una nuova opportunità

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 3,13-17)
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

Il commento

Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo” (3,13).  In pochi versetti, l’evangelista riassume la complessa vicenda umana nella missione di Gesù di Nazaret che compie l’opera che il Padre gli ha affidato. L’assoluta centralità de Figlio appare in tutta evidenza: Lui solo unisce cielo e terra, Lui solo può donare pienezza di vita, senza di Lui non c’è salvezza, l’umanità va alla deriva. Tutto questo passa attraverso la croce: “E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo” (3,14). La croce è la tappa decisiva di quest’opera che rinnova il mondo dalle fondamenta. È il luogo in cui Dio rinnova la sua alleanza. Se Dio raggiunge l’uomo per mezzo della croce, non si arriva a Dio se non siamo disposti a portare la croce che Dio porta per amore dell’uomo.

La Chiesa invita a celebrare l’Esaltazione della Santa Croce. Un titolo fin troppo audace che suona come uno scandalo agli occhi di tanti, compresi quelli che si professano cristiani. Nei primi decenni del cristianesimo Paolo scrive che Cristo crocifisso è “scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani” (1Cor 1, 23). Ancora oggi è così. Il titolo della festa liturgica non è affatto congeniale alle nostre convinzioni più profonde e ai desideri che ognuno porta nel cuore. In effetti, quanti credenti vivono la croce come l’esperienza che permette di manifestare in pienezza il valore della vita? Ad essere sinceri, noi facciamo di tutto per sfuggire la croce, abbiamo paura anche di quei problemi che, pur non essendo gravi, sono comunque fonte di fastidio. Insomma, siamo ben lontani dall’esaltare la croce, tanto più nel contesto di una cultura che presenta il dolore come spazzatura, qualcosa da evitare a tutti i costi. Contemplando il Crocifisso, oggi chiediamo la grazia di accogliere e vivere gli eventi dolorosi come un’opportunità per partecipare all’opera salvifica che Dio ha realizzato in Cristo una volta e per sempre, mediante il sacrificio della Croce.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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