11 Settembre 2024

«Senza di me non potete fare nulla»

Viareggio, Said Malkoun, un algerino di 47 anni, senza fissa dimora, scippa la borsetta di una donna, 65 anni, titolare di uno stabilimento balneare e si dà alla fuga. La donna prende il suo Suv, insegue l’uomo fin sul marciapiede, lo schiaccia contro la vetrina di un negozio non una ma due volte per essere sicura di neutralizzare l’uomo. Scende dall’auto, recupera la sua borsa, risale in auto e va via. Il video diffuso delle telecamere vicino al negozio mostrano questa scena agghiacciante. I poliziotti del commissariato di Viareggio, grazie alla targa dell’auto, sono risaliti alla proprietaria, che si difende dicendo: “Mi aveva scippato”.

Molti commenti sui social mi lasciano basita. Difendono la donna. Inneggiano alla capacità di farsi giustizia da sola perché “le istituzioni non ci difendono” e dunque tanto vale farsi giustizia da sé. Tutto questo addolora moltissimo ma non mi lascia stupita. Ormai il male, intorno a noi e dentro di noi, è così dilagante che non riusciamo più a distinguere la differenza tra il bene e il male, pensando di poter calpestare la dignità di una persona decidendo noi stessi, cioè, che è buono e ciò che non lo è. Accusiamo i giovani di aver perso qualsiasi orientamento etico e morale ma qui si tratta di una donna di 65 anni. Si suppone in un’età matura e consapevole. Cosa sta succedendo? Perché tutta questa violenza efferata e per di più compiuta a sangue freddo?

C’è bisogno di maggiore sicurezza, è necessario rispondere con intelligenza alla questione sulla situazione degli immigrati in Italia perché è evidente che non basta accoglierli solo per sembrare buonisti, bisogna chiedersi cosa faranno, come si integreranno nella società… Insomma le questioni in gioco sono tante ma credo che una questione si ignori completamente e cioè che in nome della solidarietà, della fratellanza e del rispetto abbiamo completamente escluso Dio dalla nostra vita personale e sociale.

Lo abbiamo sepolto insieme alle buone intenzioni e al motto nessuno si senta escluso! Con il suo nome, soprattutto nei nostri discorsi da cattolici, abbiamo sepolto anche la capacità di distinguere le azioni buone da quelle malvagie. Abbiamo completamente silenziato le nostre coscienze, i nostri occhi sono incapaci di vedere la sua impronta nella persona che ci è accanto, da qualsiasi Paese o religione provenga.

L’uomo senza Dio perde la vita. Lo diceva con forza Benedetto XVI durante una catechesi dell’Anno della Fede: «In una prima fase dell’assenza di Dio, quando la sua luce continua ancora a mandare i suoi riflessi e tiene insieme l’ordine dell’esistenza umana, si ha l’impressione che le cose funzionino abbastanza bene anche senza Dio. Ma quanto più il mondo si allontana da Dio, tanto più diventa chiaro che l’uomo… “perde” sempre di più la vita». Qual è dunque la soluzione? È sempre papa Ratzinger a proporla in quel discorso. Ripetere e accogliere la frase di Gesù: «Senza di me non potete fare nulla». Abbiamo bisogno di comprenderlo e di annunciarlo. Senza paura, prima che questa cultura ci schiacci come ha fatto il suv con il nostro fratello algerino.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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