7 Settembre 2024

La tenue luce della tenerezza

Tra i diritti di due sposi c’è certamente quello di avere tempo e cura per l’altro, l’amore si cura ogni giorno. Tra i diritti dei figli, quello di avere le attenzioni di una madre tenera e presente, di un papà che partecipi fin dall’inizio alla crescita del figlio, di due genitori che abbiano il tempo di predisporre un progetto di cura e di educazione per la persona più preziosa nata dalla loro relazione.

Il Magistero della Chiesa è intervenuto più volte sull’argomento mostrando un pensiero totalmente diverso da quello corrente, caratterizzato dalla ricerca ossessionata della realizzazione nel benessere materiale o professionale. Riferendosi al ruolo della donna, per esempio, ha affermato con coraggio nella Familiaris Consortio che “La vera promozione della donna esige che sia chiaramente riconosciuto il valore del suo compito materno e familiare nei confronti di tutti gli altri compiti pubblici e di tutte le altre funzioni. Il compito materno e familiare è un valore, e va riconosciuto come tale. Naturalmente ciò esige che la società crei e sviluppi le condizioni adatte per il lavoro domestico, con gli opportuni sussidi e politiche familiari che credano alla famiglia come primo soggetto sociale, a cui è legato il futuro dell’umanità e operano con leggi che tutelino il servizio che la donna offre alla vita e alle nuove generazioni” (FC 23).

Lo sapevano bene i santi. Gianna Berretta Molla al fidanzato Pietro pochi giorni prima del matrimonio scriveva: “Pietro carissimo, tu sai che il mio desiderio è vederti e saperti felice. Dimmi come dovrei essere e ciò che dovrei fare per renderti tale punto ho tanta fiducia nel Signore e sono certa che mi aiuterà ad essere la tua degna sposa. Mi piace spesso meditare il brano dell’epistola della Messa di Sant’Anna: la donna forte chi la troverà? Il cuore di suo marito può confidare in lei, non gli farà che bene, né mai gli recherà danno, per tutto il tempo della vita. Pietro, potessi essere per te la donna forte del Vangelo! Invece mi pare e mi sento debole. Vuol dire che mi appoggerò al tuo braccio forte mi sento così sicura vicino a te!”.

E ancora i beati coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi scrivevano in Radiografia di un matrimonio nel momento in cui sono diventati genitori: “Dalla nascita del primo, ci demmo ad essi, dimenticandoci in loro. Le prime cure, i primi sorrisi, le risatine gioiose, i primi passi, le prime parole, i primi difetti che si manifestavano preoccupandoci. Studiammo libri di pedagogia infantile, cercammo di migliorarci noi, correggendo difetti, moderando il carattere, per amore di loro. Facemmo sempre in modo che si divertissero fra loro, senza che altri – non curati così – potessero guastare il nostro, certo imperfettissimo, ma scrupoloso lavoro. Poi la scuola. Poi lo scoutismo che ne continuava, completandola, la formazione e li preparava alla vita. Li vegliammo di giorno e di notte, gelosi che elementi mercenari potessero in qualche modo offuscarne le anime”.

La rivoluzione del pensiero cristiano consiste proprio in questa capacità di porre l’essenziale al centro del vivere. Dovemmo ripartire dalla tenerezza cioè dalla capacità di vivere una relazione cordiale. La parola cordiale deriva dal latino cor, cordis, una relazione che nasce dal cuore e porta relazioni umane, affettive, positive, che fanno crescere. In questi giorni in cui sentiamo molte notizie brutte è consolante lasciarci illuminare dalla tenue luce della tenerezza.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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