2 Settembre 2024

Riprendere la vita, da dove o da chi?

Giuseppe se ne stava seduto sulla poltrona dopo il pranzo domenicale di mia madre, abbondante e sostanzioso, come lo sono sempre i manicaretti di una nonna. Mi sono seduta accanto a lui. È un momento che amo particolarmente delle abitudini della mia famiglia di origine. Dopo pranzo, mentre il candidato al caffè di turno, prepara l’intingolo nero e fumante per tutti, ci sediamo, meglio sprofondiamo in quei vecchi salotti, sedie a dondolo, e cominciano le discussioni più svariate sul futuro prossimo (la settimana a venire) o il futuro molto remoto (cosa faranno da grande i nostri figli e nipoti).

Nello specifico, quest’anno nostro figlio ha cominciato il lavoro post-laurea, Giuseppe comincia il liceo, Guido l’università, Teresa conclude le medie e Andrea si prepara alla sua Prima Comunione. E poi in una calda e afosa giornata di agosto si è aggiunto Vincenzo, un batuffolo di tenerezza infinita che ci ha resi tutti un po’ dei clown sgangherati che cercano di strappare un sorriso ad un neonato di soli 20 giorni che starà certamente pensando “in che famiglia sono capitato”.

Capitare: secondo il vocabolario Treccani il verbo significa far capo, metter capo, quindi giungere, arrivare, ma di solito per caso o incidentalmente oppure accadere, succedere d’improvviso. “Cosa ti è capitato?” è un’espressione che rientra molto anche nel nostro gergo più meridionale. E la trovo un modo bellissimo per ricominciare dallo stupore. Aprirsi a qualcosa che arriva e rimette in discussione tutto, ti chiede di aprirti alla vita, di contemplare stupito ciò che accade dentro e fuori di te. L’inizio di un nuovo percorso scolastico, lavorativo, sacramentale. La vita di un neonato che ti esplode tra le mani racchiusa in pochi centimetri. Di cosa abbiamo bisogno per ricominciare ogni volta daccapo

Di gioia, di speranza, di entusiasmo di fronte alla vita. Riprendiamo la nostra routine quotidiana dopo la pausa estiva non per ripetere le stesse cose ma per riprenderle. Quando un regista gira le scene di un film, le riprende nel senso che cattura immagini, parole, silenzi e costruisce in questo modo una storia. Riprendere significa avere occhi nuovi per guardare la vita, significa saper ascoltare la novità che porta con sé, significa vincere la sordità di fronte alla realtà, catturare particolari che spesso sfuggono alla nostra attenzione. Riprendere non significa ripetere. La ripetizione stanca, annulla, deprime. La ripresa dona gioia e nuove energie perché sa che ciò che conta è il presente da vivere in pienezza. Alleniamoci a tenere alto questo sguardo su noi stessi, sulla vocazione ricevuta, sul nostro quotidiano.

A Giuseppe, preoccupato per i suoi nuovi amici, i professori, il salto nella piena adolescenza ho detto: “Non temere le battaglie, sii tu per primo un amico sincero, difendi sempre i più deboli e soprattutto stupisciti di fronte alle cose belle che imparerai perché solo lo stupore conosce veramente le cose dal di dentro”. Noi adulti dobbiamo aprire orizzonti non chiuderli, dobbiamo donare speranza non avvelenarla prima ancora che i nostri giovani l’abbiano concepita. E forse farebbe molto bene anche noi riprendere da qui.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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