CORRISPONDENZA FAMILIARE

Hai fatto vincere l’amore. Frammenti di vita coniugale

2 Settembre 2024

Foto: Unsplash

La missione non è solo l’esperienza di chi parte, ma la risposta ad una chiamata che chiama in gioco entrambi gli sposi. Mentre un membro della coppia parte per terre lontane, l’altro continua a portare avanti la missione nella quotidianità, attraverso la preghiera, il sostegno e la fedeltà a quella chiamata coniugale che chiede di condividere tutto con l’amato, anche quando non comprendiamo immediatamente, anche quando la voce del Signore chiede di più.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato” (Sal?)
Il salmo di oggi ha aperto il mio cuore…

Durante l’adorazione di oggi pomeriggio ho chiesto espressamente al Signore di farmi capire quale fosse la scelta giusta da compiere…il cuore diceva ma la mente…e così Lui ha fatto parlare il cuore. Mi sono veramente emozionata, perché dopo tutte queste settimane un po’ difficili oggi finalmente mi sono messa in ginocchio e ho pregato, non ti nego che avevo timore di quello che sarebbe accaduto, ma poi è stato meraviglioso ascoltarLo. È come tu mi hai scritto precedentemente… tutto nasce dalla preghiera e così mio marito a novembre riparte per il Burkina. 

Grazie caro don Silvio.

Sabrina


Mia cara Sabrina,

la tua comunicazione giunge alla vigilia della festa dei santi Luigi e Zelia, sposi che hanno vissuto nella luce di Dio, cercando in ogni cosa la sua volontà. Non è stato facile perché sono passati attraverso vicende dolorose in cui il Cielo sembrava rimanere in silenzio. Tutto è grazia, anche e soprattutto le prove che Dio permette per farci crescere nella gratuità dell’amore. 

Non avevo dubbi che il Signore ti avrebbe dato la luce perché non avevo dubbi che tu avresti cercato la luce. Lo ha promesso Gesù: “Chi cerca trova, a chi bussa sarà aperto” (Mt 7,7). L’umiltà vince ogni battaglia. E tu hai vinto. Agli occhi degli altri è una piccola cosa ma io so che questa scelta ti costa e rendo grazie a Dio. 

Perché mi chiedi questo?”. Hai risposto così alla mia richiesta di accogliere il desiderio del tuo sposo. Ho lasciato passare un po’ di giorni, chiedendo al buon Dio di parlare al tuo cuore. Ogni altra parola sarebbe stata un’inutile invadenza. Ti rispondo oggi: perché l’amore di Dio cresce ogni volta che impariamo a rinnegare noi stessi. È questa la legge che vivifica l’amore coniugale. Il punto di partenza è una semplice domanda: 

Che cosa fa piacere all’altro? 

Che cosa posso fare per rendere felice l’altro? 

Se entrambi i coniugi vivono in questa luce, l’avventura coniugale diventa una sinfonia. Se vissuto autenticamente, l’amore ci fa uscire da noi stessi, spezza le corde dell’orgoglio e le catene della paura. L’amore genera un continuo e faticoso esodo, libera dall’ego di chi cerca solo sé stesso e fa di se stesso la legge della vita; e invita a fare del dono di sé la legge suprema. Si ama nella misura in cui doniamo noi stessi. 

Dando al tuo sposo la possibilità di andare in Burkina, hai fatto vincere l’amore, ha fatto crescere l’amore. E sono certo che, sospinto e sorpreso da questo tuo gesto, Vincenzo si sentirà ancora più determinato a rispondere all’amore con l’amore. 

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Vivere la coniugalità nella luce dell’amore è l’unico modo per rivestire la vita di eternità, cioè per vivere fin d’ora in compagnia di Dio. La tua scelta non è frutto di calcoli umani ma è dettata dallo Spirito, è nata in preghiera. È Dio che alimenta l’amore. Ogni volta che un gesto di amore puro apre le porte a Dio, gli permettiamo di entrare nella casa come il Padrone. 

Molti sposi perdono l’appuntamento con l’amore, riducono la vita alla gestione ordinata e responsabile dell’azienda famiglia. Una vita come questa non può dare gioia, al massimo può dare la soddisfazione di aver fatto bene la propria parte, come un attore esce dalla scena con la certezza di aver recitato bene. La soddisfazione è una lontana parente della gioia che nasce nel cuore ogni volta che sperimenti l’amore. 

Grazie, cara Sabrina, il buon Dio è contento delle piccole cose, piccole agli occhi del mondo. Il Signore continui a illuminare il tuo cuore e le tue scelte. I santi Luigi e Zelia siano per te amici e intercessori per fare della vita una bella avventura. Ti abbraccio. 

Don Silvio 




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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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