CORRISPONDENZA FAMILIARE

“Questo tempo di prove non durerà”. La fiducia invincibile di santa Zelia

19 Agosto 2024

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Foto: Unsplash

Se viene coltivata, la fede è una luce che cresce poco alla volta, invade lo spazio del cuore e della mente, dona occhi nuovi e la capacità di leggere i fatti della vita con gli occhi di Dio. La lettera di santa Zelia che vi invito a meditare appartiene ad una stagione della vita (44 anni) in cui ella può giudicare gli avvenimenti con una maturità che deriva dall’esperienza ma anche e soprattutto dalla fede. 

La cognata Celine ha confidato a Zelia che la sua famiglia stava incontrando notevoli difficoltà economiche. Lei risponde con affetto e delicatezza: da una parte afferma di condividere l’amarezza del fratello; e dall’altra invita a non temere le prove della vita. Non siede in cattedra, anzi confessa con umiltà la sua debolezza: “io mi inquieto per molto meno; me è soprattutto nelle piccole cose che mi tormento di più”. Quando invece si tratta di cose più gravi e più grandi delle sue forze, sapendo di non avere le forze necessarie si affida alla Provvidenza divina con l’intima certezza che non le verrà mai a mancare: “Quando si tratta di una vera disgrazia, sono completamente rassegnata ed aspetto con fiducia l’aiuto di Dio”. La sua è una “fiducia invincibile”. La fede non toglie i problemi ma custodisce la speranza, non elimina la fatica ma dona la forza di affrontare le situazioni più difficili e di sopportare quelle che non hanno un’immediata soluzione. 

Con quella certezza che nasce dalla fede, Zelia afferma: “ho la ferma speranza che questo tempo di prove non durerà”. La Santa crede con fermezza che l’osservanza scrupolosa dei comandamenti di Dio sia la radice di una vita felice. Racconta con evidente compiacimento la testimonianza del marito: “un uomo che non ha mai tentato di fare fortuna”, non ha mai ceduto alla tentazione di aprire il negozio nel giorno del Signore e… tuttavia ha potuto accumulare una discreta fortuna. “Non posso attribuire l’agiatezza di cui gode ad altra cosa che ad una benedizione speciale, frutto della sua fedele osservanza della domenica”.

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Quella di Zelia può sembrare una fede fin troppo ingenua e… interessata. In realtà è l’eco di quella promessa che troviamo in molte pagine della Scrittura: “Osserva e obbedisci a tutte queste cose che ti comando, perché sia sempre felice tu e i tuoi figli dopo di te,” (Dt 12,28). Chi “teme il Signore e cammina nelle sue vie”, dice il salmista, sarà felice e godrà di ogni bene (Sal 128, 1-2). In questa linea possiamo anche leggere l’annuncio che quanti hanno lasciato tutto a causa di Gesù, riceveranno fin d’ora “cento volte tanto” (Mc 10,30). È vero che accanto ai beni Gesù parla anche delle persecuzioni 

Due sposi che si sostengono reciprocamente nella quotidiana fedeltà a Dio, sono l’uno di esempio e sostegno per l’altro. Tutto questo prende forma ogni giorno attraverso la partecipazione quotidiana alla Messa. Per i santi Luigi e Zelia è un punto fermo, un elemento essenziale nella dinamica coniugale e familiare: “Non manco mai, come Maria e, naturalmente, Luigi, di comunicarmi tutti i primi venerdì del mese”. 

La fedeltà di questi santi sposi stimola ad abbandonare ogni pigrizia. Alla loro intercessione affidiamo quelle coppie che già camminano nelle vie di Dio e quelle che zoppicano vistosamente o hanno abbandonato la fede. Che nessuno si fermi, stanco e deluso. E tutti possano ritrovare la gioia di appartenere a Dio. 

LF 140 
29 settembre 1875

…Mi rincresce che mio fratello si tormenti, tuttavia lo comprendo; perché io mi inquieto per molto meno; me è soprattutto nelle piccole cose che mi tormento di più. Quando si tratta di una vera disgrazia, sono completamente rassegnata ed aspetto con fiducia l’aiuto di Dio. È certo che prendo una grandissima parte a tutte le vostre pene; le mie non mi pesano di più. Ma ho la ferma speranza che questo tempo di prove non durerà. Quello che mi dà questa fiducia invincibile è soprattutto la maniera edificante con cui santificate la domenica; tutti i fedeli osservanti del giorno del Signore, siano essi perfetti o imperfetti, riescono nelle loro imprese, ed infine, in un modo o in un altro, diventano ricchi. […]  Quando a me, io farò grandissima attenzione a non comperare nulla la domenica. A questo proposito non sono tanto severa come voialtri e mio marito; quando ho bisogno, per esempio, di un panino per le mie bambine, lo faccio comperare. Ma molto spesso ammiro lo scrupolo di Luigi e mi dico: «Ecco un uomo che non ha mai tentato di fare fortuna; quando ha cominciato il suo commercio, il suo confessore gli diceva di aprire la sua oreficeria alla domenica, sino a mezzogiorno. Non ha voluto accettare il permesso, preferendo perdere delle belle vendite. E malgrado tutto, eccolo ricco». Non posso attribuire l’agiatezza di cui gode ad altra cosa che ad una benedizione speciale, frutto della sua fedele osservanza della domenica. Non manco mai, come Maria e, naturalmente, Luigi, di comunicarmi tutti i primi venerdì del mese, nonostante qualsiasi difficoltà in vista per quel giorno; cambiamo l’ora della messa alla quale d’abitudine assistiamo ed ecco tutto. […] 



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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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