BRICIOLE DI VANGELO

19 Agosto 2024

I desideri del cuore

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 19,16-22)
In quel tempo, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?».
Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?».
Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!».
Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.

Il commento

Ed ecco, un tale si avvicinò e gli disse” (19,16). La presenza di Gesù suscita desideri di bene, chi lo incontra si sente chiamato a dare il meglio di sé. La pagina evangelica che oggi meditiamo ha per protagonista un giovane che si sente interpellato dalla parola di Gesù e sente il bisogno d’incontrarlo personalmente per consegnargli una domanda che accompagna e mette in crisi la sua vita: “Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?” (19,16). In questa richiesta vi sono tre elementi significativi. 1) Il giovane riconosce che nella sua vita manca qualcosa di essenziale, non si sente pienamente realizzato, porta nel cuore desideri più grandi di quelli che è riuscito a raggiungere fino a quel momento. Questa consapevolezza non è affatto scontata, in genere facciamo finta di essere soddisfatti: “Tutto bene”, rispondiamo a chi ci chiede come vanno le cose. 2) Proporre questa domanda significa rifiutare la placida rassegnazione di chi non ha voglia di cambiare modo di pensare e di vivere. È la premessa per aprirsi alla novità di Dio. 3) È interessante anche notare che questo giovane non pretende di trovare da solo la risposta ma consegna le sue domande ad un uomo che parla in nome di Dio. Questo anonimo interlocutore di Gesù è l’icona di quella ricerca che accompagna la stagione della giovinezza. Ci sono tutte le premesse per iniziare l’avventura della fede. E invece, quando Gesù gli propone di lasciare tutto per stare con Lui, la paura spegne improvvisamente l’ingenua fiamma dei desideri e… “il giovane se ne andò, triste” (19,22).

Signore Gesù, quante parole hai seminato nella mia vita e quante volte hai atteso inutilmente di vedere germogliare i frutti. Quante volte ho soffocato la luce e ho continuato a inseguire i miei desideri, allontanandomi da Te. Ma Tu non chiudi mai la porta dell’amicizia e mi inviti sempre a ricominciare. Donami la grazia di non arrendermi e di rinnovare oggi stesso il mio sincero e fragile eccomi. Amen.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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