«Prima di venire qui, ho chiesto al Santo Padre se avesse un messaggio per voi. Egli ha detto, “conversione all’Eucaristia”». Il cardinale Luis Antonio Tagle comincia così l’omelia che suggella negli Stati Uniti il Congresso Eucaristico nazionale, celebrato al Lucas Oil Stadium di Indianapolis. Un evento di una portata storica che ha visto la partecipazione di oltre 50.000 persone e che conclude quattro grandi processioni eucaristiche che da maggio attraversano il Paese. Un gesto di fede che commuove e parla della forza vivificatrice del Pane di Vita.
I Congressi Eucaristici sono un appuntamento di grande importanza nel cammino della Chiesa. Negli Stati Uniti, quello che si è celebrato dal 17 al 21 luglio, ha avuto il compito di risvegliare l’amore per Gesù Eucaristia, “fonte e culmine” della vita di ogni discepolo di Gesù. Secondo Mons. Robert Barron, uno dei più noti predicatori americani e attuale vescovo della diocesi di Winona-Rochester (Minnesota) si è trattato di un vero e proprio “rinnovamento eucaristico” oggi più urgente che mai in una società che fatica a tenere viva la fiamma della fede.
L’evento è stato preceduto da un incredibile pellegrinaggio eucaristico partito la domenica di Pentecoste dai quattro punti cardinali degli Stati Uniti per raggiungere Indianapolis per il congresso. Questi quattro viaggi formavano una croce che attraversava 27 stati e 65 diocesi, ovvero 10.000 chilometri. Secondo gli organizzatori, a questa marcia hanno partecipato più di 100.000 pellegrini.
Commoventi le testimonianze raccolte durante le giornate congressuali. Tra tutte è bello segnalare quella di Mike Hopkins, astronauta 56enne, cresciuto da «metodista non praticante» come si è definito. Dopo il matrimonio con la moglie Julie, cattolica, ha deciso insieme a lei di crescere i figli nella Chiesa cattolica. «Non avevo alcuna intenzione di diventare cattolico. Sentivo però che era importante per i nostri figli il rapporto con Dio, al di là del fatto che fossero metodisti, cattolici o protestate. Così siamo andati in chiesa regolarmente, i nostri figli sono nati e battezzati cattolici e li abbiamo cresciuti nella Chiesa cattolica».
Nel 2009 viene stato selezionato come astronauta del Gruppo 20 della NASA, iniziando l’addestramento di base al Johnson Space Center a Houston fino al 2011. Qui tutta la famiglia frequenta la Mary Queen Church a Friendswood dove i figli ricevono una buona educazione cattolica. Nel 2011, viene assegnato a una missione sulla Stazione Spaziale Internazionale, sei mesi nello spazio, a partire dal 2013. Ed è in questo momento che matura la decisione di diventare cattolico fino al punto di chiedere di portare l’Eucaristia con sé nello spazio. Così Mike ha potuto portare con sé nello spazio una piccola pisside con 24 ostie consacrate per poter ricevere la Comunione ogni settimana del tempo che avrebbe dovuto passare lì. «Con Gesù con me non ho avuto nulla di cui avere paura».
Ai partecipanti al Congresso Mike ha detto: «Quando ho ricevuto la Comunione la prima volta in quel momento la mia vita è cambiata per sempre. Questo cambiamento è il motivo per cui sono qui davanti a voi oggi. […] “Fino ai confini della Terra”, […] in tutta la storia della Chiesa, lo Spirito Santo ha dato potere alla Chiesa di andare fino ai confini della Terra per condividere la Buona notizia, sono qui oggi come testimone per dirvi che Dio non si sta limitando ai confini della Terra, questa Buona notizia deve essere condivisa, vissuta, non importa dove andiamo, incluso oltre i confini della Terra. […]».
Un’esperienza di Paradiso, hanno commentato alcuni e difatti l’Eucaristia è anticipazione dell’eternità già su questa terra.
Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.
Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!
Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia
Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
Lascia un commento