VITA NEL GREMBO
Biagio Antonacci, “proprio quella notte sono stato concepito”
Biagio Antonacci ha rivelato alcuni particolari della sua vita. Sa dove è avvenuto il suo concepimento e afferma di sentirsi più vivo in quel luogo, perché è lì che ha iniziato a vivere. Proprio così, la vita inizia da concepimento e qualcuno ha il coraggio di ammetterlo…
Mi ha molto colpito il racconto che Biagio Antonacci ha fatto di alcune sue esperienze di vita.
Nel raccontare il suo amore per Napoli ha voluto legarlo a un aspetto “viscerale”. A un amore biblico potremmo dire.
Certo per un cantante, un artista in generale, Napoli conserva sempre il suo fascino. La sua creatività, la sua eccentricità, le sue contraddizioni, i suoi colori… Sono state nei secoli culla di emozioni e fonte di ispirazione.
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Ma in questo caso non è l’artista ma l’uomo, che viene fuori con tutta la sua identità. Il suo essere. La sua vita.
Riporto testualmente le sue parole per non alterare in alcun modo il suo pensiero: “I miei genitori, dopo il viaggio di nozze a Bari, passarono da Napoli perché mia madre sognava di vederla una notte. Quella notte dormirono in una pensione vicino a Castel dell’Ovo. E proprio quella notte sono stato concepito. Ecco perché a Napoli mi sento vivo. Perché qui ho cominciato a vivere”.
Forse una testimonianza diretta, di uno che vive la vita con profondità, la legge, la interpreta e la racconta con la sua musica riesce a cogliere in un attimo il senso profondo del nostro essere vivo, del nostro essere qui.
Sentirsi vivi perché si è cominciato a vivere.
Dal concepimento.
Alle volte basta ascoltare il proprio cuore, o le proprie viscere che cantano l’amore per accorgersi di una evidente verità che – ahinoi – troppo spesso viene negata.
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