BRICIOLE DI VANGELO

17 Luglio 2024

Se vuoi conoscere i segreti di Dio…

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,25-27)
In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

Il commento

… hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli” (11,25). Le parole di Gesù invitano a distinguere i sapienti del mondo e i piccoli del Vangelo. I primi sono coloro che credono di sapere, quelli che si lasciano abbagliare dalle cose che fanno rumore o appaiono belle secondo i canoni della ragione. Sanno molte cose ma non conoscono Dio. Sapienti del mondo sono anche quelli che fanno della teologia la cattedra della ragione e rinnegano o minimizzano il Mistero. Hanno e danno un’idea sbagliata di Dio. L’affermazione evangelica è paradossale: “Hai nascosto ai sapienti”. In realtà Dio non si nasconde e non nasconde la verità: “Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia” (Sal 98,2). Dio vuole rivelarsi e rivelare la verità. Non è Lui che nasconde, sono piuttosto i sapienti che restano chiusi nella prigione dei loro ragionamenti. Il Vangelo esalta i piccoli e gli umili, coloro che sanno di non sapere, desiderano conoscere la verità ma non pretendono di giungere alla verità con le proprie forze. Accolgono la luce che viene dall’alto.

Se dunque vogliamo conoscere i segreti di Dio, dobbiamo farci piccoli. Nella storia della Chiesa vi sono uomini e donne che hanno saputo usare l’intelligenza, mettendola al servizio di Dio, filosofi e teologi di prima grandezza: Agostino, Tommaso d’Aquino, John Henry Newman, Edith Stein… e tanti altri che hanno saputo intrecciare intelligenza e umiltà, sapevano di essere solo collaboratori di Dio e sono rimasti all’ombra di Dio. L’intelligenza senza umiltà inevitabilmente cade nella trappola dell’orgoglio e della superbia. In questo caso la Parola di Dio viene usata come piedistallo per innalzare sé stessi, invece di servire Dio esaltano sé stessi, parlano di Dio solo per manifestare le proprie capacità. Accade anche oggi nella Chiesa. Oggi preghiamo in modo particolare per i teologi e i catechisti e tutti coloro che hanno la responsabilità di insegnare e/o comunicare la fede.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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