GIOVANI E PORNOGRAFIA

Giovanni Scifoni e la pornografia: “Sta forgiando le nuove generazioni”

L’attore Giovanni Scifoni parla della prepotenza con cui la pornografia sta entrando nella vita dei giovanissimi. Fa notare: “Nel passato, il porno imitava la realtà, oggi è la realtà a imitare il porno”. A preoccuparlo, il modo in cui il porno sta cambiando l’immaginario delle nuove generazioni sulla sessualità.

“Che cosa succede quando un preadolescente guarda il porno? Che quelle immagini, potentissime, si sostituiscono all’immaginazione erotica che non ha fatto in tempo a formarsi. Quindi, di fatto, oggi il porno sta forgiando una generazione di adulti che hanno tutti la stessa fantasia erotica. È codificata, è stereotipata. Non è la tua, personale”.

A parlare in questi termini, all’interno di un lungo monologo, il noto attore e drammaturgo Giovanni Scifoni, sposato e padre di tre figli.

Molto sensibile all’argomento, continua: “Nel passato, il porno imitava la realtà, oggi è la realtà a imitare il porno”. 

Proprio nell’età in cui i ragazzini iniziano a sentire le prime pulsioni e a provare i primi innamoramenti, la pornografia arriva e semina una precisa visione della sessualità nelle loro menti e nei loro cuori. 

E cosa comporta questo?

In primis li allontana dalla tenerezza, dall’idea che l’intimità sia qualcosa di sacro, da vivere nel misterioso e nascosto abbraccio di un amore maturo e discreto. 

Li allontana dall’idea che desiderio e amore si nutrano vicendevolmente. 

Li allontana dall’idea che l’altro è un tesoro da scoprire, da conoscere, da accogliere nel rispetto.

Li allontana dalla capacità di attendere, necessaria per dare valore a ciò che si desidera.

Li allontana dall’idea che il piacere erotico è un dono, ma solo se non consuma la persona.

Tempo fa sono stata invitata in una scuola di Bologna: mi avevano chiesto di parlare di affettività a delle classi di un liceo privato di orientamento cattolico.

Ricordo il dolore che ho provato nel sentirmi dire, da più di una ragazza: “Che male c’è se io voglio vendere le mie foto nuda? Il corpo è mio, ci faccio quel che voglio io!”.

Avevano sedici anni.

Leggi anche: Gli sposi sanno che “fare l’amore è un atto liturgico”? Intervistando Antonio e Luisa (puntofamiglia.net)

Il docente, vedendo il mio sgomento, mi ha detto: “Cerca di capirli: vivono in un mondo inquinato. Inquinato dalla pornografia…”.

Aveva ragione.

Ecco perché la missione di un educatore, oggi, è richiamare all’ecologia dell’amore, espressione che prendiamo in prestito ad Antonio e Luisa de Rosa.

In un libro, edito da Tau Editrice, dal titolo “L’ecologia dell’amore”, i due autori del blog Matrimonio cristiano espongono il concetto di “disinquinamento della sessualità” e di “ecologia” nella vita intima. 

Vi lasciamo con una loro profonda riflessione:

Ecologia è una parola che è entrata prepotentemente nella nostra vita. Anche giustamente. È bene prendersi cura della casa comune e del Creato. C’è però una incongruenza che a nostro avviso è sempre più evidente. Nella società e nei giovani in modo particolare si sta formando una coscienza ecologica sempre più consapevole e attiva. Ciò però non si rispecchia nella cura del proprio corpo, dell’identità, delle relazioni e della sessualità. Sembra quasi che noi umani non abbiamo una natura e delle leggi che ci regolano. Semplicemente possiamo essere ciò che vogliamo come vogliamo e fare ciò che vogliamo senza aver nessun tipo di conseguenza. L’importante è essere consenzienti e poi va bene tutto. È un’illusione, non è così. E nel libro ne rendiamo conto. Poi ci si sorprende che nella società della libertà sessuale esistano tante sofferenze proprio nelle relazioni. Non siamo mai stati tanto liberi di relazionarci come e con chi vogliamo e allo stesso tempo anche tanto soli e “disperati” come oggi. Tornando in modo più specifico alla tua domanda, è importante conoscere come siamo fatti per vivere una sessualità che sia davvero bella.




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Cecilia Galatolo

Cecilia Galatolo, nata ad Ancona il 17 aprile 1992, è sposata e madre di due bambini. Collabora con l'editore Mimep Docete. È autrice di vari libri, tra cui "Sei nato originale non vivere da fotocopia" (dedicato al Beato Carlo Acutis). In particolare, si occupa di raccontare attraverso dei romanzi le storie dei santi. L'ultimo è "Amando scoprirai la tua strada", in cui emerge la storia della futura beata Sandra Sabattini. Ricercatrice per il gruppo di ricerca internazionale Family and Media, collabora anche con il settimanale della Diocesi di Jesi, col portale Korazym e Radio Giovani Arcobaleno. Attualmente cura per Punto Famiglia una rubrica sulla sessualità innestata nella vocazione cristiana del matrimonio.

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