TESTIMONI DI FEDE

Un angolo di Cielo in Famiglia: un libro sugli Ulma, prima famiglia beata

Il 17 dicembre 2022, un’intera famiglia polacca è diventata ufficialmente beata per la Chiesa, dal primo all’ultimo membro: due coniugi con i loro sette figli (uno ancora nel grembo materno). Essi hanno incarnato le virtù evangeliche nella vita domestica, fino a dare la vita con il martirio, per salvare alcuni amici ebrei dalla furia nazista…

“Un angolo di Cielo in famiglia: i coniugi Ulma, modello di carità” (Mimep Docete, 2024) è un libro che vuol mettere in luce i carismi propri della famiglia cristiana. Presenta un percorso a tappe, pensato per le famiglie di oggi, per riflettere su cosa significhi vivere il Vangelo nella propria casa, partendo dalla testimonianza di una famiglia realmente esistita.

A fare da specchio, infatti, sono i coniugi Ulma, polacchi, che hanno messo in pericolo la loro vita e la tranquillità della famiglia (composta da mamma, papà, sei bambini e un piccolo in grembo che stava arrivando) per aiutare alcuni ebrei a sfuggire dalla furia della persecuzione nazista. 

Sono stati uccisi quando il loro gesto altruistico è stato scoperto.

Il 17 dicembre 2022, questa intera famiglia è diventata ufficialmente beata per la Chiesa Cattolica. Ovviamente, non sono stati considerati meritevoli dell’appellativo di santi solo per il sacrificio più estremo, ma anche per come hanno incarnato le virtù evangeliche nella vita domestica; per il modo in cui hanno accolto il sacramento nuziale, per la cura verso ciascun figlio, per la fiducia nella Provvidenza che scandiva il loro avvenire, nella certezza che in Cielo avevano un Padre buono.

Perché raccontare storie di santi? A che ci “servono”? A sospirare un bel “beati loro” che hanno saputo amare come Gesù? Ad invidiarli? A provare fastidio perché noi non siamo così?

Per capire in che modo dovremmo guardare i santi possiamo fare un esempio facile e accessibile.

Quando andiamo in palestra, non ci limitiamo ad osservare i maestri, a contemplare i loro muscoli scolpiti, a fare fotografie dei loro fisici perfetti. Cercheremo di seguire i loro consigli, di scoprire i loro segreti, di imitare i loro gesti per migliorare il nostro aspetto fisico ed essere più in salute. C’è un obiettivo, più grande del personal trainer che è la salute e la bellezza del corpo. 

Vale lo stesso per la cura della nostra anima. 

Carlo Acutis affermava che siamo molto attenti ad avere cura del nostro corpo, ma lo siamo meno nella cura dell’anima.

I santi possono aiutarci a prenderci cura del nostro mondo interiore e della nostra relazione con Dio con il loro esempio, perché si sono lasciati dilatare il cuore da Gesù. 

Ci motivano, mostrandoci in che modo sono diventati sempre più capaci di compiere il bene, partendo da una condizione di imperfezione, che ci accumuna tutti.

Leggi anche: Una famiglia beata: l’amore che genera vita – Punto Famiglia

Non vengono a dirci che sono migliori di noi, bensì che possiamo fare lo stesso, perché appartengono alla nostra stessa condizione umana. 

Ci insegnano che si può lasciare agire la grazia, come hanno fatto loro.

Ecco la prima premessa di questo libro: siamo tutti potenzialmente santi, dal momento in cui siamo stati creati per la vita eterna e rigenerati nel Battesimo. Però occorre lavorare sul proprio cuore… O meglio, lasciare che il Signore lo lavori.

E quale luogo è più favorevole per diventare santi? 

Duemila anni di storia della Chiesa ci dimostrano che ogni posto è buono per vivere il Vangelo. Il luogo non conta, conta come siamo dentro.

Anche la famiglia è un contesto perfetto per vivere la santità. E i coniugi Ulma lo testimoniano con forza.

Di recente, visitando una coppia che sta per donare il battesimo alla propria figlia, riflettevo con loro sul fatto che il primo luogo abitato da Gesù non è stato una chiesa, un tempio o una sinagoga, ma una famiglia.

Se vogliamo portare il Vangelo nel mondo, dobbiamo portarlo nelle famiglie. 

E come evangelizzare delle famiglie se non attraverso altre famiglie?

Ecco la seconda premessa di questo libro: abbiamo bisogno di conoscere famiglie sante perché le nostre famiglie crescano sulla via della santità. 

In questo testo vi racconteremo, allora, proprio della prima famiglia beata della storia, la famiglia Ulma, vissuta in Polonia mentre imperava la furia della ideologia nazista.

Non è sicuramente la prima “famiglia santa” della storia: chissà quante, prima, dopo o assieme a loro hanno incarnato il Vangelo. Però si tratta della prima famiglia che la Chiesa Cattolica ha beatificato dal primo all’ultimo membro, compreso un bimbo non ancora nato, il quale, come vedremo, si trovava nel grembo della madre al momento del martirio.

Conoscere la loro storia, ci aiuterà non solo a comprendere cosa abbiano fatto di speciale nella loro vita e in che modo abbiano dato prova della loro fede e di amore vero, ma aiuterà anche noi, famiglie di oggi, a capire che cosa hanno da insegnare gli Ulma.

Il libro propone un percorso a tappe. Ogni capitolo si sofferma su una diversa virtù incarnata dagli Ulma e si lasciano spesso, al lettore, degli spazi bianchi per la riflessione personale o di coppia.

Non possiamo limitarci ad ammirare i santi: se siamo cristiani, essi saranno per noi dei fratelli maggiori da cui imparare. 




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Cecilia Galatolo

Cecilia Galatolo, nata ad Ancona il 17 aprile 1992, è sposata e madre di due bambini. Collabora con l'editore Mimep Docete. È autrice di vari libri, tra cui "Sei nato originale non vivere da fotocopia" (dedicato al Beato Carlo Acutis). In particolare, si occupa di raccontare attraverso dei romanzi le storie dei santi. L'ultimo è "Amando scoprirai la tua strada", in cui emerge la storia della futura beata Sandra Sabattini. Ricercatrice per il gruppo di ricerca internazionale Family and Media, collabora anche con il settimanale della Diocesi di Jesi, col portale Korazym e Radio Giovani Arcobaleno. Attualmente cura per Punto Famiglia una rubrica sulla sessualità innestata nella vocazione cristiana del matrimonio.

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