17 Giugno 2024

Rapporti prematrimoniali, le domande giuste

Quando noi amiamo una persona desideriamo che quella persona sia tutta per noi, se ci nasconde qualcosa per timore o per paura di mostrare un lato di sé che non potrebbe piacere, ci restiamo male, lo viviamo come un tradimento perché l’amore ha la capacità di trasfigurare anche le fragilità altrui. L’amore è luce, il nascondimento è tenebre. L’amore è luminoso, il tradimento è oscuro. L’amore trasfigura, il peccato sfigura. L’amore svela, e fa apparire tutta la bellezza e l’armonia, il peccato sotterra, tende a coprire con la menzogna e in questo modo impedisce di vivere la vera felicità.

Quando si è felici veramente? Quando un uomo, una donna, possono dirsi di essere felici? Quando incontrano l’uomo o la donna della propria vita? Quando hanno raggiunto una, due, tre lauree? Quando hanno viaggiato e hanno fatto tutte le esperienze del mondo? Quando hanno un lavoro fisso, una casa propria, un’auto propria? È felice veramente solo chi risponde alla sua vocazione!

Solo chi comprende – e questo comporta fatica e sangue, e lacrime e tradimenti – qual è la vocazione che Dio gli ha donato – ma attenzione non basta perché bisogna aggiungere – e la vive con fedeltà e totalità può raggiungere la felicità. I surrogati, le mezze vocazioni, lo stare con due piedi in una scarpa generano sposi infelici, sacerdoti infelici, frati infelici, persone infelici…

Sui rapporti prematrimoniali sarebbe davvero riduttivo fare della nostra fede una serie di norme da accogliere o meno. Due persone che si amano all’inizio del loro fidanzamento non scrivono un regolamento su come deve funzionare altrimenti salta tutto. L’amore non è un condominio che si basa sulla pacifica convivenza. C’è molto di più. E questo di più noi dobbiamo cercare di trasmettere ai nostri figli, ai nostri giovani.

I sentimenti, le pulsioni del corpo, il piacere, l’orgasmo non sono aspetti negativi della persona umana, non sono atteggiamenti che provengono dall’inquilino del piano di sotto. Tutt’altro sono doni di Dio. È Lui che ci ha creati ed è Lui che ce li ha donati. Ma se noi assolutizziamo questi aspetti e non li inseriamo nel più grande progetto che Egli ha su di noi rischiamo di vivere a metà. La Chiesa non vuole consegnare norme morali quanto la mappa della felicità. Se noi riduciamo la fede ad una serie di precetti o di divieti, avremmo di molto abbassato la sua potenzialità. La depauperiamo di contenuto. Di cosa abbiamo dunque bisogno? O meglio, di chi? Di chi testimonia senza paura la fatica di amare in questa prospettiva. Non abbiamo bisogno di nascondere le difficoltà, anzi, quelle sono necessarie per porci le domande giuste. Suscitarle è compito degli adulti.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

ANNUNCIO

Vai all'archivio di "Un Caffè sospeso"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.