8 Giugno 2024

La nostalgia del Cielo

Che cos’è la nostalgia? Possiamo definirla come uno stato d’animo causato dal desiderio di qualcosa o di qualcuno che si percepisce come lontano. L’etimologia della parola “nostalgia” ci conduce all’interno di questo sentimento. Deriva dall’unione di due parole di origine greca: nostos, “ritorno a casa” e algos “dolore”, che insieme possiamo tradurre come “il dolore del ritorno”. È stato il medico svizzero Johannes Hofer a coniare la parola alla fine del Seicento, per descrivere lo stato d’animo che coglieva i suoi connazionali, costretti ad arruolarsi negli eserciti stranieri e a restare lontani dai monti e dalle vallate della loro terra.

Spesso la nostalgia è evocata anche da profumi, che ci ricordano esperienze passate. Io, per esempio, ho nelle narici impresso come un sigillo il profumo del giardino di agrumi dei miei nonni paterni. Qualche volta, quando passo con la mia auto nel luogo dove prima era collocata la loro casa, rallento, abbasso i finestrini e ricerco quell’odore familiare che mi evoca pomeriggi spensierati e dolcissimi. Vi sono suoni, immagini, odori, gesti, e molto altro ancora, che ci fanno “tuffare” in una dimensione lontana ma ancora molto viva.

È un sentimento buono se non diventa patologico causando poi tristezza prolungata; perdita di interesse per la realtà immediata e futura; sentimenti di autosvalutazione, colpa e incapacità di perdonare se stessi… Stamattina pensando alla nostalgia, mi sono detta che invece può diventare una risorsa preziosa. Lo scrittore Erri De Luca scrive che “Quando ti viene nostalgia non è mancanza. È presenza di persone, luoghi, emozioni che tornano a trovarti”. Pensando alla missione che ogni cristiano ha ricevuto nel Battesimo che consiste nell’annunciare la gioia di appartenere a Gesù, mi sono detta: “Bisogna risvegliare la nostalgia di Dio che ciascuno si porta dentro!”.

“Perché bramo Dio?” Si chiude con questa domanda inquietante una lirica del poeta italiano Ungaretti. Bramiamo Dio perché in noi inabita la nostalgia di Lui. Un desiderio spesso soffocato, che giace sotterrato da tante inutili idee o congetture. Bisogna rimettersi in viaggio, seguendo quella geografia del cuore che inquieto cerca il suo Dio per riposare nella pace, bisogna risvegliare la nostalgia del Cielo che ci fa rinascere ogni volta dai vuoti delle nostre esistenze, che ci rimette in viaggio come pellegrini mendicanti di tutto ogni giorno. Quella nostalgia insomma che ci fa tornare a casa.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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